Juve, i tre ordini di Allegri per ritornare a volare

A Bologna e martedì contro il Cagliari le ultime chiamate per la zona Champions: serve un salto di qualità caratteriale
Juve, i tre ordini di Allegri per ritornare a volare© Getty Images

Neppure Massimiliano Allegri si aspettava tutte le difficoltà che sta affrontando in questa stagione. Ma, non è pentito, anzi dice di essere «molto felice della scelta che ho fatto» e, soprattutto, ha «fiducia che le cose possano migliorare e di fare una seconda parte di stagione nel migliore dei modi». Ma i problemi ci sono. E Max non si nasconde, a due partita dalla fine del 2021 le sue parole suonano come un primo bilancio. «Non è possibile che contro Udinese, Empoli, Sassuolo, Verona e Venezia abbiamo conquistato 2 punti su 15. Con tutto il rispetto per queste squadre non è possibile. L’aspetto caratteriale va migliorato».

E questo, forse, è uno dei punti chiave per capire le difficoltà della Juventus, sulla carta una squadra, che pur con qualche limite, ha un potenziale più alto della posizione in classifica. Allegri non si dà pace per i punti persi con le medio-piccole. Quello che nel suo quinquennio scudettato era uno spietato territorio di caccia è diventato il punto debole della sua sesta Juventus, che mette insieme molti talenti, un po’ meno esperienza e soprattutto manca di giocatori caratterialmente forti da centrocampo in su. Gente che sa pensare anche nei momenti difficili, che mantiene la lucidità per tutti i novanta minuti e fa cambiare ritmo ai compagni quando serve. Qualcuno ha detto Khedira? Ecco, quello è il tipo di giocatore che ad Allegri manca tantissimo, ma non essendo il tipo che ama piangersi addosso, un Khedira prova a costruirselo, cercando di stimolare un salto di qualità caratteriale in tutta la squadra. Prima ci riesce, prima la Juventus scende dalla psicotica altalena che la vede giocare alla pari con l’Inter e il Milan (battere il Chelsea in Champions), per poi non riuscire a battere Sassuolo ed Empoli in casa. Perché al di là di avere difficoltà a segnare, che possono essere risolte con accorgimenti tattici, risveglio degli attaccanti, utilizzo continuativo di Dybala e, magari, un interventi sul mercato, con un carattere e una presenza mentale più matura questa squadra non avrebbe pareggiato a Venezia e a Udine, avrebbe probabilmente vinto o almeno pareggiato contro Empoli, Sassuolo e Verona. Di quei quindici punti che rimpiange Allegri, la Juventus ne avrebbe almeno conquistati 9, quindi 7 in più. Oggi sarebbe a quota 35 a un punto dal quarto posto e neanche troppo distante dall’Inter capolista. [...]

La verità è che un paio di innesti li gradirebbe eccome, Allegri, ma sa che la situazione è complessa e non dà niente per scontato. Da parte sua deve pensare a vincere le prossime due partite: quella di oggi contro il Bologna e quella di martedì contro il Cagliari. Perché se all’apertura del mercato di gennaio la Juventus si trovasse ancora più distante dal quarto posto, allora potrebbe esserci meno calore nel cercare qualche rinforzo utile nell’immediato e, quello di gennaio, sarebbe un mercato diverso, magari molto meno movimentato.

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