Ezio Greggio: "È dura, solo Allegri può risolvere la stagione. Sogno Vlahovic"

L'intervista esclusiva allo showman di Striscia la Notizia, da sempre tifoso bianconero
Ezio Greggio: "È dura, solo Allegri può risolvere la stagione. Sogno Vlahovic"

MONTE-CARLO- L’appuntamento è al fantasmagorico “Yacht Club de Monaco”, il più iconico circolo nautico del mondo. Un mega-panfilo da crociera a quattro ponti ormeggiato all’ingresso del celebre “Port Hercule”. Ma c’è una differenza: è sulla banchina, non sul mare, ed è in cemento armato, non in vetroresina e fibra di carbonio. Un salto nel futuro rispetto all’edificio in stile Belle Époque di Manhattan che ospita lo storico New York Yacht Club (dove nacque l’America’s Cup) o la palazzina georgiana sede del Royal Ocean di Londra. Dal bar del primo piano, sprofondato su un sofà in pelle con vista sul Mediterraneo, il 67enne piemontese Ezio Greggio - showman di Striscia la Notizia - ci racconta le sue verità sull’amata Juventus.

Ezio, com’è nata la sua passione per la Signora del calcio italiano?

«Ero bambino quando mio papà mi portò per la prima volta al vecchio stadio Comunale a vedere una partita... Sivori, Charles e Boniperti mi facevano sognare. Ma sono affezionato a un po’ tutte le Juventus. E ovviamente a Trapattoni, un amico vero. Talmente bravo e scaramantico, Giovanni, che un anno mi convocò tutte le domeniche allo stadio come fossi un giocatore. Avevamo vinto una partita con me in tribuna, allora il Trap mi chiamava il venerdì affinché mi presentassi allo stadio ripetendo ogni singolo gesto: medesimi vestiti, saluto negli spogliatoi alla squadra nel pre-gara e identico posto sugli spalti. E che personaggio l’Avvocato, un vero burlone».

Ci sveli un bell’aneddoto...

«In una di quelle mie comparsate negli spogliatoi per soddisfare i riti scaramantici del Trap, una domenica mi si avvicina un collaboratore della Juventus e mi regala un bel tartufo nel suo contenitore, che io ripongo subito in tasca. Dopo qualche minuto, arriva l’Avvocato e dice: “Sento odore di trifola”. Spiego che me ne hanno regalato uno. E lui, con il suo stile inconfondibile: “Io sono il proprietario della Juventus, ma i lavoratori del club portano il tartufo a Greggio”. E tutti a ridere!»

Se ripensa alla storia della Juventus, quale sarebbe il suo undici dei sogni di tutti i tempi?

«In porta Buffon. Davanti a lui difesa a quattro: Gentile e Cabrini terzini, coppia centrale Bonucci-Chiellini. In mezzo al campo Zidane, Platini e Nedved. Poi Del Piero trequartista alle spalle di Sivori e Cristiano Ronaldo. In panchina impossibile mettere soltanto un allenatore. Meglio un comitato tecnico composto da Trapattoni, Lippi, Allegri, Capello, Ancelotti e Conte».

Della Juventus attuale ha nominato soltanto i due senatori e Allegri...

«Stravedo per Leo e Giorgio. E ho grande fiducia in Max: se non la risolve San Allegri, non la sistema nessuno. Ma gli va dato il tempo di lavorare. La squadra è la stessa dello scorso anno, ma senza Cristiano Ronaldo. E fidatevi di me: Pirlo, che ho amato da giocatore, sono certo che diventerà anche un grande allenatore ».

Lei ha un buon rapporto con Allegri: qualche battuta sulla Juventus gliela avrà fatta in questi mesi...

«Ho detto a Max di schierare quindici giocatori... Perché non avendo tanta qualità, magari con otto centrocampisti in campo ne facciamo quattro buoni. Locatelli è stato un grande acquisto, però ne abbiamo altri 4-5 che alla Juventus stanno troppo comodi».

Quindi sogna un centrocampista per gennaio?

«Il primo sogno sarebbe quello di non vedere più alcuni giocatori, ma non fatemi fare i nomi. Non spetta a me, bensì all’allenatore che vede e giudica tutto dall’interno. I tecnici sono padri, zii e fratelli dei propri giocatori. A volte anche veterinari, ma non è il caso della Juventus».

A bruciapelo: pereferirebbe Pogba o Vlahovic?

«Vlahovic tutta la vita. Ma in questo momento, al di là del mercato, mi piacerebbe vedere una Juventus stile Furino e Bonini che combatte su ogni campo con il coltello fra i denti».

Da tifoso bianconero come sta vivendo l’inchiesta della Procura di Torino sulla Juventus?

«Tanto rumore per nulla. Se succedesse qualcosa alla Juventus, salterebbe tutto il campionato visto l’alto numero di squadre coinvolte nelle plusvalenze. Mi viene da ridere: la Juve, essendo la più amata e odiata d’Italia, diventa comoda per fare gli scandali e gli scoop. Non bisogna sparare sulla Juve, basterebbe prevenire questi facili problemi. Ma gli organi che si occupano di controllare i bilanci cosa hanno fatto fino ad ora? Possibile che non si trovi una formula di verifica preventiva ogni 3-6 mesi? Troppo comodo - e troppo italiano - lasciare accumulare le cose e poi fare un gran caos».

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