Pjanic: "Allegri è il miglior tecnico che abbia mai avuto"

Il centrocampista bosniaco è tornato a parlare di Juve e non solo in un'intervista andata in onda su Twitter
Pjanic: "Allegri è il miglior tecnico che abbia mai avuto"© www.imagephotoagency.it

Miralem Pjanic, in un'intervista andata in onda tramite uno spazio su Twitter, è tornato a parlare di Juventus e di Massimiliano Allegri. Gli argomenti trattati sono stati molteplici, dalla sua esperienza in Italia fino alla sua concezione di rispetto per i paesi che lo hanno ospitato durante la sua carriera. Alla domanda su chi fosse stato il miglior allenatore mai avuto in carriera, il centrocampista del Besiktas, che con la Vecchia Signora ha giocato per quattro anni (3 con il livornese e uno con Sarri), ha dichiarato: "Allegri è il miglior allenatore che abbia mai avuto. Ho fatto degli enormi passi avanti con lui. Mi ha reso un giocatore più forte, mostrandomi come vedere il calcio in un altro modo. Ci capivamo alla perfezione. I tre anni con lui sono stati anni fantastici. Abbiamo vinto tutto con la Juve, raggiungendo anche la finale di Champions League. Anche se non siamo riusciti a vincerla, arrivare in finale giocando partite memorabili, vincere il campionato di Serie A, la Coppa Italia e la Supercoppa è stato pazzesco. Eravamo una grande squadra con un grande allenatore". Non sono mancati gli elogi anche per Luis Enrique: "Lui è stato quello che mi ha voluto a tutti i costi in Italia. Vedevo in lui qualcosa di speciale. Anche se sfortunatamente abbiamo lavorato insieme solo una stagione, è stato un grande anno. Anche Sarri e Spalletti sono due grandissimi allenatori".

Il rispetto e le lingue straniere

In conclusione, Pjanic ha spiegato di come ritenga una questione di rispetto imparare le lingue dei paesi in cui si va a giocare: "Per essere un grande calciatore devi essere anche una grande persona. Ringrazierò sempre i miei genitori per il tipo di educazione che mi hanno dato. Parlo molte lingue perchè credo sia una forma di rispetto verso un paese. Quando sono stato in Francia, in Italia, e in Spagna ho imparato le loro lingue perchè io sono in quei paesi e devo conoscere le rispettive lingue. È una questione di rispetto, posso essere un grande calciatore, posso essere riconosciuto per strada dai tifosi ma sono una persona come tutti. Non sono diverso dagli altri. Nella vita la cosa più importante è avere rispetto per le persone che ti rispettano".

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