Bentancur e Kulusevski: perché la Juve saluta proprio loro

Non solo motivi economici e di mercato dietro le due cessioni al Tottenham
Bentancur e Kulusevski: perché la Juve saluta proprio loro

TORINO - Le ragioni principali della scelta juventina di cedere Rodrigo Bentancur e Dejan Kulusevski sono quelle economiche. Ragioni che però si intrecciano con motivazioni tecniche e tattiche che hanno reso l’uruguaiano e lo svedese più sacrificabili rispetto ad altri giocatori che avrebbero comunque avuto mercato, come ad esempio Weston McKennie. Lanciato ventenne proprio da Massimiliano Allegri nella stagione 2017 -18, Bentancur nelle prime due-tre annate ha dato la sensazione di poter essere un punto fermo del centrocampo bianconero dal 2020 in poi. Proprio nel passaggio da alternativa ai vari Khedira, Pjanic e Matuidi a loro erede come titolare, sono però emersi limiti che hanno convinto la Juventus a privarsi di lui. (...)

Kulusevski, il bilancio di un'esperienza

(...) Mancanza di spavalderia positiva e convinzione nei propri mezzi che da tempo sembravano caratterizzare anche le prestazioni di Dejan Kulusevski. Ventidue anni ad aprile, appena alla seconda stagione in bianconero, lo svedese avrebbe meritato un po’ più di tempo per riguadagnare consapevolezza e maturare quella cattiveria nell’inseguire il risultato indispensabili in bianconero, ma nel suo caso il peso economico era incontrastabile sulla bilancia delle decisioni della società e di Allegri. Decisioni comunque prese anche su basi tecniche e tattiche: la Juventus aveva vitale bisogno di un bomber, Vlahovic, mentre aveva abbondanza di esterni offensivi e trequartisti come Kulusevski, peraltro portato a occupare le stesse zone di Paulo Dybala. Così è arrivata al sacrificio dello svedese.

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