TORINO – «Vlahovic è tra i migliori assieme a Haaland e Mbappé». Firmato Massimiliano Allegri. Il livornese, oltre che un grande allenatore, è un attento comunicatore. L'accostamento tra il neojuventino e le stelle di Borussia Dortmund e Psg non è casuale, anzi.… Il Conte Max lo ha detto di sua spontanea volontà, senza essere imbeccato da alcuna domanda sul tema, e lo ha ripetuto un'altra volta nel corso della conferenza stampa pre Verona. L'ex Fiorentina – 17 gol in campionato prima di trasferirsi a Torino per 70 milioni più bonus – non farà in tempo per una questione di età a trionfare al Golden Boy di Tuttosport, il premio internazionale più prestigioso per gli Under 21 di cui Mbappé è stato il re nel 2017 e Haaland nel 2020 – ma segnerà i prossimi dieci anni assieme a loro. Il primo a pensarlo è Allegri. Ma un conto è pensarlo e un altro è dirlo pubblicamente. Il fatto che uno come Max, sempre attento a questa differenza, non abbia optato per la modalità “pompiere” è un indizio chiaro sull'ottimo impatto che Dusan ha avuto sul mondo juventino. Vlahovic è entrato nella Juventus in punti di piedi, dimostrando tanto dentro quanto fuori dal campo di avere tanto calcio e pochi grilli per la testa. DV7 in questa prima settimana da bianconero è apparso educato nei modi, ma anche duro, “cattivo” e determinato in allenamento, nelle esercitazioni come nelle partitine. «È arrivato alla Juventus con una grande voglia di migliorarsi, è uno che lavora tutto il giorno», ha spiegato Allegri. Se la grinta di Vlahovic ha fatto tornare in mente quella di Tevez e Mandzukic, nella mentalità e nella cura dei particolari il serbo ha trasmesso fin da subito l'idea di essere una macchina da guerra stile Cristiano Ronaldo. Per tutte queste ragioni Allegri non si è morso la lingua in conferenza. Ci sono giocatori e giocatori. E con Vlahovic, pur trattandosi di un 22enne, non si corre il rischio che possa montarsi la testa.