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«Bisogna pensare da eroi per comportarsi da gentiluomini appena passabili», diceva Sean Connery in Caccia a Ottobre Rosso, anticipando con eleganza i meme della fortunata serie “quando lo ordini su Internet, quando arriva a casa”. Il concetto è che conviene puntare sempre molto in alto, perché poi può sempre succedere qualcosa che costringe ad accettare un compromesso, quindi se si è ordinato lo scudetto arriva un quarto posto, se invece si parte con l’idea del quarto posto, chissà cosa può arrivare.
Ecco perché la Juventus, cavalcando l’elettrica euforia di queste settimane, può, anzi deve pensare allo scudetto, nonostante il calcolo delle probabilità offra uno specchio insaponato sul quale arrampicarsi. Puntare alla vetta aiuta a non distrarsi e la Juventus non si può più permettere distrazioni se vuole conquistare la qualificazione alla prossima Champions League, visto che il quarto posto attuale non è affatto garantito, visto che l’Atalanta - avversaria di domenica - è lì vicino (due punti con una gara in meno).
E poi non va sottovalutato che la prossima stagione sarà, ancora una volta, attaccatra a questa, con un’estate brevissima e il campionato che riprenderà a metà agosto. Prendere un buon ritmo nei prossimi quattro mesi può essere propedeutico per correre più veloce fin dall’inizio del prossimo campionato. Poi il 22 maggio, all’ultima giornata, si faranno i conti e per la Juventus sarà il momento di una gioia senza precedenti oppure dei grandi rimpianti, per quello sciagurato inizio di campionato, nel quale sono stati buttati punti, perdendo in casa contro l’Empoli e il Sassuolo, facendosi rimontare due gol dall’Udinese e buttando via un pareggio a Napoli, dopo essere passati in vantaggio: 9 punti che oggi proietterebbero la Juventus in testa al campionato. Ma con i “se” si possono scrivere i romanzi, non la storia. E non bisogna mai scordarsi che «Squadra che vince scudetto è quella che ha fatto più punti», come diceva Vujadin Boskov, filosofo, allenatore e serbo come Vlahovic.