Morata ritorna al futuro: la Champions e la Spagna

I gol a Real Madrid e Barcellona le perle al primo anno di Juve, ora la riconferma passa anche dal Villarreal
Morata ritorna al futuro: la Champions e la Spagna© Marco Canoniero

Per Alvaro Morata il derby non è finito venerdì sera. O meglio, è finito quello juventino contro il Torino, ma solo per passare alla preparazione di quello personale spagnolo contro il Villarreal di domani sera. Una sfida contro i suoi connazionali che evoca bei ricordi nel ventinovenne attaccante bianconero, ricordi e sensazioni ideali per cancellare una stracittadina della mole grigia, per lui come per il resto della Juventus, e per trovare carica ed entusiasmo necessari a imprimere una svolta alla stagione. Sua e della squadra. Stagione che per Morata potrebbe essere l’ultima in bianconero, mentre quei ricordi di esaltanti derby spagnoli riemergono dalla prima. La migliore. Quando il ragazzino prestato dal Real Madrid alla Juventus, teorica riserva della coppia Llorente-Tevez, da gennaio in poi esplose togliendo il posto proprio al connazionale.

Juve, Morata verso il Villarreal

Un’esplosione dirompente soprattutto in Champions, iniziata con i botti dei gol all’andata e al ritorno degli ottavi contro il Borussia Dortmund, deflagrata tanto da scuotere tutta l’Europa tra semifinale e finale. Quando la prima Juventus targata Massimiliano Allegri, che dopo l’eliminazione ai gironi della stagione precedente aveva già sorpreso tutti superando i primi due turni a eliminazione diretta, sembrava la vittima sacrificale della doppia sfida destinata a mandare il Real Madrid di Cristiano Ronaldo in finale contro il Barcellona di Messi. Una certezza che Morata incrinò dopo 8 minuti dell’andata, firmando il vantaggio bianconero poi ribadito da Tevez dopo l’1-1 di CR7, e cancellò al ritorno, pareggiando l’1-0 ancora siglato Ronaldo. Non si risolse in trionfo l’altro derby spagnolo, quello in finale con il Barcellona di Messi, ma Morata pareggiando il gol iniziale di Rakitic permise alla Juventus di cullare a lungo il sogno: sfiorato su un possibile rigore su Pogba e su un destro appena fuori di Tevez, poi infranto al 97’ dal 3-1 di Neymar, con tutti i bianconeri in avanti a cercare di pareggiare il 2-1 di Suarez.

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