Juve, Nedved si emoziona in tv: “Parlare di calcio è difficile”

Il pensiero del vicepresidente bianconero sulla guerra in Ucraina: “Nessuno merita sofferenze. Vengo dall’Est, sono cresciuto lì. Condivido quanto detto da Szczesny”
Juve, Nedved si emoziona in tv: “Parlare di calcio è difficile”

Oggi mi viene difficile parlare di calcio, quello che sta succedendo in Ucraina è una cosa forte. Vengo dall’Est, sono cresciuto lì. Nessuno merita sofferenze, nessuno merita la guerra, nessuno la vuole”. Pavel Nedved non resta assolutamente indifferente. Il suo pensiero arriva poco prima della trasferta della Juve a Empoli. “Mi scuso con voi, è difficile, ma rispondo alle vostre domande - ha detto a Dazn - Io non credo sia una partita importante, è una partita decisiva. Decisiva per il nostro cammino in campionato, decide tante cose. È normale che in questo periodo, come al solito ogni anno, ci sono le partite decisive. E questa qui è decisiva".

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Nedved: “Condivido il pensiero di Szczesny”

Il post di Szczesny? Ne abbiamo parlato tantissimo e condivido il suo pensiero. Lo capisco perfettamente. Quando ti tocca personalmente è difficile. L'allenatore gli ha chiesto di giocare e lui ha risposto presente. Capisco le difficoltà. In questo momento pensare al calcio è difficile. Mi aspetto che la mia nazionale, che deve affrontare la Russia, faccia lo stesso passo. Non so cosa stiano aspettando. Sia Polonia che Svezia si sono espresse giustamente che non giocheranno con la Russia, i cechi devono fare altrettanto”.

Nedved: “Kean è un professionista”

"Kean sta bene. Si allena perfettamente, sta facendo il professionista alla grande. Oggi ha la sua occasione. Mettendo un giocatore come lui vicino a Vlahovic penso si possa fare bene”.

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