Juve, il Psg pensa ad Allegri: la pista è calda

Il livornese è già stato vicino ai francesi, però è legato a Torino e non ha avuto remore a rifiutare il Real
Juve, il Psg pensa ad Allegri: la pista è calda© www.imagephotoagency.it

TORINO - In fin dei conti sarebbe la cosa più logica del mondo. Massimiliano Allegri al Paris Saint Germain. Essì perché finora s’è visto un club - il più ricco del globo - fare incetta di giocatori, i più forti del globo. E di allenatori, i più forti (o quasi) tra quelli a disposizione. Tecnici che professano un calcio ben definito, con delle idee ben definite: e che hanno piacere che si veda la famosa “mano del tecnico” (locuzione molto di moda, manco stessimo parlando della famiglia Addams). Ma s’è anche visto quel club con un organico extraterrestre allenato da un allenatore di livello, andare ad arenarsi malamente strada facendo. Senza mai, di fatto, riuscire a compiere il grande salto che trasforma una vetrina di campioni “da esposizione” in una vera squadra in grado di vincere la Champions League (o quantomeno di evitare figuracce).

 

Ad Allegri della “mano del tecnico” poco e nulla gliene cale. I piedi dei giocatori, semmai, gli interessano. E c’è da credere che sarebbe, eccome, in grado di operare la trasformazione di cui sopra: da campioni espositivi, a gruppo vincente. Badando al sodo e al concreto. Ecco perché, dunque, come scoperto in primis da L’Equipe, il tecnico livornese figura nella lista per il dopo Pochettino. A luglio, sarà rivoluzione francese e la guida tecnica pare destinata a cambiare. Non serve un Da Vinci per capire che anche a livello dirigenziale ci si aspetta ben altro, basta un Leonardo. A quello che attualmente ricopre la carica di direttore tecnico, è chiesta una svolta (se non un saluto). E infatti è ai pianti altissimi che il nome di Allegri sta circolando. Circola assieme a quello di Zinedine Zidane - numero uno per distacco nelle preferenze per mille e uno motivi che vanno dal palmares alla nazionalità - e circola assieme a quelli di altri allenatori che il nostro calcio ben conosce: Antonio Conte (al Tottenham è alle prese con alti e bassi che si traducono in malumori malcelati, se non a tratti ostentati), l’interista Simone Inzaghi, l’ex calciatore del Psg Thiago Motta, che ora allena lo Spezia.

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