Plusvalenze, la difesa Juve: "Parametri Procura sono inapplicabili"

L'avvocato Bellacosa prende la parola nel processo sportivo: "Costruzione ondivaga". Paratici: "Addolorato per essere stato messo in discussione"
Plusvalenze, la difesa Juve: "Parametri Procura sono inapplicabili"© ANSA

ROMA - È ripreso nella mattinata di oggi, al Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica, il processo sportivo sulle plusvalenze che vede coinvolti 11 club e 61 persone tra dirigenti e amministratori. Oggi è stato il turno, tra gli altri, della difesa della Juventus che ha contestato le accuse mosse dalla procura federale. Secondo l'avvocato del club bianconero, Maurizio Bellacosa, le contestazioni, oltre a non essere fondate, sono in contrasto con la giurisprudenza penale e sportiva.

Plusvalenze, i calcoli dell'accusa arrivano da un sito internet

La difesa della Juve

Il legale della Juve ha sottolineato che gli addebiti si basano su parametri, messi a punto dai consulenti della procura, che non si possono applicare. Secondo Bellacosa, per stabilire che una plusvalenza è fittizia e che quindi sia stato comunicato un dato falso, bisognerebbe avere come riferimento un parametro normativo o tecnico. Nel caso delle valutazioni dei calciatori, però, mancano regole e principi contabili precisi e, a giudizio dei difensori della società bianconera, la procura della Figc ha basato le accuse su una metodica, messa a punto da un team di 8 consulenti, completamente nuova, mai applicata in precedenza e del tutto opinabile. Bellacosa, rispetto alle conclusioni del procuratore, ha parlato di "costruzione ondivaga".

Il dolore di Paratici

Si è detto "addolorato" dalle contestazioni mosse dalla procura, Fabio Paratici, ex manager della Juventus, intervenuto in videoconferenza oggi alla ripresa del processo sportivo. Il direttore generale del Tottenham, nel respingere gli addebiti, ha manifestato il proprio dispiacere per la sensazione che, dopo 30 anni nel mondo del calcio, si siano messi in discussione la sua professionalità e il suo profilo personale. Oltre a Paratici, per il quale l'accusa ha chiesto 16 mesi e 10 giorni di squalifica, hanno parlato il manager bianconero Federico Cherubini, gli avvocati Maurizio Bellacosa, Davide Sangiorgio e Nicola Apa, e un docente della Bocconi, Lorenzo Pozza, che è entrato nel merito delle accuse criticando la metodica messa a punto dai consulenti della procura federale. 

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