La chiave tattica: cosa non funziona ancora nella Juve

La squadra di Allegri pericolosa in ripartenza, ma ultimo passaggio e tiro restano un neo
La chiave tattica: cosa non funziona ancora nella Juve

La Fiorentina sceglie di rischiare, la Juventus di farle pagare il prezzo di quel rischio. Alla fine a fruttare è la scelta bianconera, anche se in misura minore di quanto avrebbe potuto: la causa? Uno dei maggiori problemi juventini della stagione, la scarsa precisione o lo scarso tempismo al momento dell’ultimo passaggio o del tiro. Con un gol da recuperare, Italiano sceglie Ikoné anziché Maleh da mezzala destra, schierando praticamente quattro attaccanti. La Fiorentina gioca e pressa alta, confidando come all’andata nelle capacità dei difensori centrali e lasciandoli spesso in parità numerica contro Morata e Vlahovic. È questa situazione che Allegri prova a sfruttare, cercando subito la profondità appena riconquistata palla. Strategia che funziona anche se, come detto, non quanto potrebbe: perché ad esempio al 7’ Vlahovic aspetta troppo a servire Morata, che finisce in fuorigioco (e comunque si fa fermare da Dragowski); al 12’ è Rabiot a servire troppo arretrato lo spagnolo, che manda lo stesso al tiro Vlahovic, ma da una posizione defilata da cui Dragowski gli respinge il diagonale; al 20’ e al 28’ sempre il serbo è chiuso prima da Igor e Duncan, poi dal portiere (in questo caso gli viene fischiato anche un fuorigioco, ma se avesse segnato l’azione sarebbe stata materia da Var).

Segnato l’1- 0 su un’azione nata in ripartenza ma in cui, ironia della sorte, la Fiorentina era riuscita a riportare quattro giocatori nella propria area, la Juventus ha chiuso il tempo con un altro contropiede pericoloso non sfruttato a dovere, con una galoppata di Rabiot che ha portato a un tiro da fuori di Bonucci. Ben più pericolosa la ripartenza bianconera all’11’ della ripresa, ripresa in cui il copione non è cambiato, compresi i pochi rischi corsi dalla Juventus: verticalizzazione di De Sciglio per Vlahovic a destra e servizio verso il centro per Zakaria, fermato dal palo. Il suggello alla strategia bianconera alla fine è comunque arrivato al 3’ di recupero: merito in primis di un gran controllo in corsa di Kean che si è lanciato nella metà campo viola, dove poi Dybala e Cuadrado hanno rallentato prima della gran giocata del colombiano per l’assist a Danilo.

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