E' una Juve senza limiti: ecco perché Allegri ci crede

Il tecnico bianconero tra l'attesa della finale di Coppa Italia e il futuro: «Sarebbe un errore mettere un limitatore ad ambizioni e obiettivi». E l'Inter? «Serviranno bravura e fortuna per vincere»
E' una Juve senza limiti: ecco perché Allegri ci crede© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Il Genoa domani a Marassi come antipasto della finale di Coppa Italia, il vero piatto forte di questa bizzarra stagione per la Juventus. Partiti malissimo, da fine novembre i bianconeri hanno provato a raddrizzare il timone e tornare sulla rotta giusta, ma la sconfitta con l'Inter ha rimescolato tutto ridefinendo missioni e obiettivi. Non la fame, il desiderio, perché per Massimiliano Allegri non deve mai mancare «l'ambizione di far bene. Lo dico sempre: niente è impossibile, così tutto può diventare possibile. Non dobbiamo mettere un limitatore nel voler raggiungere gli obiettivi». A Genova ecco il warm up per il Gran Premio dell'Olimpico, con baby Miretti confermato titolare. Partita dove sarà il caso di «evitare brutte figure» e che servirà per preparare la finale di mercoledì, ora che il quarto posto Champions è storia. Per Allegri «era l'obiettivo minimo»: già, questa Juve poteva fare di più, molto di più.

Voglia di Coppa

In sei giorni ci sarà tutto il tempo per testare la forma di chi rientrerà di sicuro - Cuadrado e probabilmente De Sciglio domani, Danilo mercoledì - e di chi è atteso al salto al livello top. Qualcuno ha detto Vlahovic? Bravi. «Nella gara dei tiri in porta l'altro giorno ho vinto io perché ho fatto gol all'ultimo tiro, mentre lui segnava quando non contava», scherza Allegri. Pane al pane, il tecnico juventino, quando dice di essere «molto contento di Dusan, non mi aspettavo riuscisse a entrare così bene in un mondo diverso, può solo migliorare». Dopodiché si torna allo start, al concetto base, alla fame di una Juve che ambisce a riprendersi tutto: «Se si prende coscienza della realtà, è più facile fare bene. Evitiamo l'errore più grosso: pensare a cose che non esistono. E con equilibrio accettiamo la realtà, che deve essere da stimolo per tornare a conquistare certi risultati». Max parlava di Champions, delle sei squadre più forti in assoluto - «Real Madrid, Paris Saint-Germain, Bayern, Manchester City, Chelsea, Liverpool» - ma pensa alla Coppa Italia: «Il risultato non sposterà nulla, se saremo bravi e fortunati la porteremo a casa sapendo che giocheremo contro l'Inter, la squadra più forte del campionato». Ecco, i tifosi bianconeri non aspettano altro, dopo tutte le polemiche scaturite dagli ultimi incroci con i nerazzurri: «Siamo tutti in attesa di questa finale, ma dobbiamo arrivarci con serenità e lucidità», dice Max. Anche lui, alla sua maniera, non vede l'ora.

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