Chiellini: "Lascio la Juve e l'Italia in buone mani" VIDEO

Il difensore dopo la sua ultima partita in bianconero allo Stadium: "Bonucci è pronto per fare il capitano, mentre la Nazionale può dormire sonni tranquilli con Bastoni"

TORINO - "Sono felice e orgoglioso, la mia decisione l'ho maturata in mesi e non in giorni o settimane. Volevo lasciare a un livello alto e ci sono riuscito". Gioia e serenità nelle parole di Giorgio Chiellini dopo la partita con la Lazio, la sua ultima allo Stadium con la maglia della Juve: "Sono uscito al 17', giocando un minuto per ogni mia stagione in bianconero. La mia partita vera l'avevo fatta mercoledì (la finale di Coppa Italia persa con l'Inter, ndr), la prossima sarà quella del primo giugno contro l'Argentina in Nazionale. Oggi è stato un divertimento e me lo sono goduto".

La delusione azzurra

"È stata un'annata difficile per tutta la Juve, ma sono riuscito a dimostrare che le partite preparate le riuscivo a far bene e al mio livello. Ora però la Juve deve ripartire e lascio il posto ai più giovani, che dopo essere stati coccolati e guidati devono prendersi le loro responsabilità. In parte ho tarpato le ali a qualcuno, ma ora farò il tifo per loro e sarò loro accanto".  Dietro la sua decisione di salutare Torino anche la mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali di dicembre in Qatar: "Quello ha accelerato tutto - conferma il difensore -, era un mio pallino dopo l'Europeo perché pensavo di poter chiudere alla grande con quella parentesi, magari anche con un impiego part-time ma all'interno del gruppo azzurro. Lascio comunque Juve e Nazionale con giovani forti, il futuro delle mie due squadre è in buone mani. Il mio erede in azzurro? Bastoni ha caratteristiche diverse, ma con lui l'Italia piò dormire sonni tranquilli".

I piani per il futuro

Con uno sguardo al passato il ricordo poi di compagni decisivi per la sua carriera: "Ho avuto tre capitani importanti come Del Piero, Buffon e Cannavaro - ricorda Chiellini -. Cercando di rimanere sempre me stesso ho imparato tanto da loro". E ora sarà lui a passare il testimone: "Come me insieme a queste persone c'era Bonucci che ora dovrà prendere il mio posto. Con certe reponsabilità si fa un ulteriore salto di qualità, io il meglio l'ho dato dai 32 ai 35 anni perché avevo visione diversa della vita. Ero in pace con me stesso mentre da giovani si cerca lo scontro contro tutto e tutti". E ora c'è da pensare al futuro: "Se farò un'esperienza all'estero? Parlerò con la mia famiglia, ma penso che per il mio futuro devo vedere anche fuori dall'ambiente Juve che conosco bene. Mi sarà utile - conclude Chiellini - per essere pronto a quello che voglio fare domani".

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