Juve, Allegri e quel difetto di Pogba: "Non gigioneggiare, ti voglio d'esempio"

Il tecnico bianconero non vuole passaggi a vuoto di concentrazione: "Paul ha fatto bene ma deve lavorare perché dà input che arrivano ai giovani"
Juve, Allegri e quel difetto di Pogba: "Non gigioneggiare, ti voglio d'esempio"

Massimiliano Allegri ha le idee molto chiare. Già prima del debutto con i messicani del Chivas, aveva spiegato che la sua nuova Juventus ha il «dovere di provare a vincere lo scudetto, visto che lo scorso anno non abbiamo preso nessun titolo e visto che abbiamo fatto un buon mercato, peraltro partiamo da una stagione in cui abbiamo già costruito delle fondamenta». Nello speciale con Dazn, oltre ad auspicare almeno una trentina di gol per Vlahovic Ma non deve diventare capocannoniere, sennò statisticamente non si vince lo scudetto...»), ha sottolineato un altro concetto teso a un altro dovere, più tattico ma sempre orientato alla voglia di primeggiare: «Come squadra dobbiamo migliorare nel cercare di comandare il gioco e dobbiamo avere un po' di pazienza. Questo fa parte della caratteristiche: l'anno scorso avevamo molti contropiedisti, quest'anno lo stesso». Ebbene, il dopo partita di Juventus-Chivas è l’occasione per capire perché la Juventus possa tendere a questi obiettivi. E perché Allegri, come anticipato dall’ad Arrivabene a Tuttosport, possa sentirla più sua («Stiamo costruendo una Juve adatta al mister»).

Le parole di Max

Spiega il tecnico: «Con la società lavoriamo per dare un ordine alla Juventus nei ruoli, nella rosa della squadra. Parliamo, esprimo sempre il mio pensiero e la mia idea che è sempre stata la stessa: non serve prendere giocatori tanto per fare mucchio e numero; se ce li abbiamo già bravi nel nostro ruolo non ha senso prenderli. Sono contento di quello che ha fatto la società finora. Abbiamo iniziato l'anno scorso, quest'anno abbiamo fatto un altro passo avanti. C'è mercato fino al 31 agosto quindi non si sa cosa può succedere. Quando hai giocatori di un certo livello, ti accorgi che grazie a loro hanno più sicurezza tutti gli altri».

Pogba e Di Maria danno l’idea di intendersi a meraviglia.

«Quando sai giocare a calcio è più facile. Non ci vuole tanto tempo per inserirsi nella squadra. Poi Di Maria è uno che oltre a giocare con la palla sa giocare senza».

Pogba?

«Paul ha fatto un buon primo tempo, è partito molto bene con quel tiro, poi ha avuto tre occasioni dove ha un po' gigioneggiato quindi è tornato indietro di 4-5 anni. Su questo deve lavorare, anche perché sono input che arrivano ai più giovani, e invece bisogna dare il buon esempio».

Questo test l’ha soddisfatta?

«È stato un buon test. Mi aspettavo che si facesse una buona partita. Visto che era la prima e che avevo un po’ di ragazzini dentro, sono contento. Ho visto un buon ritmo nel primo tempo, il test ci è servito per mettere un po' di minutaggio nelle gambe. Anche nel secondo tempo, nonostante fossero tutti giovani, hanno fatto bene».

Voleva valutare alcuni profili, loro l’hanno presa in parola mettendosi in mostra.

«I ragazzi si sono ben comportati. Da Graca ha fatto gol: per un giovane è sempre bello segnare con la maglia della Juve anche se in amichevole. Fagioli ha disputato un buon primo tempo: ha perso qualche palla di troppo più che altro per un po' di leggerezza, però ha fatto anche una giocata importante quando ha sfiorato il gol».

I nuovi difensori?

«Gatti ha disputato una buona partita anche se deve migliorare come serenità nella fase difensiva. Bremer ha fatto molto bene: la fase difensiva lo sapevamo, ma è stato bravo pure nella gestione della palla così come tutti gli altri»

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