Allegri, tutto bene? Juve, molte attenuanti, ma così scatta l’allarme

Allegri, tutto bene? Juve, molte attenuanti, ma così scatta l’allarme© /Ag. Aldo Liverani Sas

Sì, è vero, bisogna stare calmi, perché le partite d’agosto possono essere bugiarde. E la preparazione estiva può imballare le gambe in prossimità di un’amichevole, per poi scioglierle in avvicinamento a una gara ufficiale. Tuttavia una Juventus così lenta, imprecisa e senza la capacità di sviluppare idee non può non inquietare almeno un poco Massimiliano Allegri, i dirigenti e milioni di tifosi. E prenderne quattro, anche se sul campetto della Continassa, non è mai un esercizio salutare per un gruppo che inizia un campionato fra sette giorni.

Anzi, fra sette giorni inizia un micidiale ciclo di partite che finirà il 15 novembre, senza dare respiro a nessuno. Partendo male, nella scorsa stagione, la Juventus aveva compromesso il campionato che con i punti persi distrattamente, malamente e sciaguratamente nelle prime undici giornate, avrebbe avuto un altro destino. Replicare l’errore con questo strano, folle, calendario potrebbe essere esiziale anche per il quarto posto, linea del Piave di qualsiasi stagione bianconera. Ecco perché vedere una squadra così sbomballata a otto giorni da Juventus-Sassuolo (che l’anno scorso finì 1-2 per gli emiliani) un poi di allarme lo crea, al netto di tutte le giustificazioni e le attenuanti che vanno date in un’amichevole che da uno stadio a Tel Aviv è stata spostata frettolosamente su un campo di allenamento.

La Juventus di ieri pomeriggio è una squadra molto indietro di condizione, con il suo centravanti ancora più indietro. E se di Vlahovic si sapeva (ha giocato poco fin qui, completando un indispensabile lavoro personalizzato per i suoi problemi agli addominali), vedere il resto del gruppo così fermo sulle gambe un poco ha impressionato e non solo perché l’Atletico correva di più e meglio, ma perché molte delle squadre che hanno affrontato il primo turno di Coppa Italia, dal Monza al Torino, sono parse assai più brillanti. Basterà una settimana a velocizzare le gambe bianconere? Può essere, non sarebbe la prima volta che un buon lavoro di scarico spolveri la ruggine dai muscoli.

La Juventus di ieri pomeriggio, però, è anche una squadra carente di idee per creare occasioni da gol: tant’è che non ha mai tirato in porta e neppure il geniale Di Maria ha illuminato il grigio pomeriggio con una giocata. L’assenza di Pogba (a bordo campo, molto serio nel seguire i compagni) toglie molto in termini di qualità e dinamismo, ma anche nelle amichevoli americane, dove si era visto qualcosa di meglio, la squadra non era sempre riuscita ad attivare i rifornimenti di cui Vlahovic ha bisogno. Un atletismo più brillante risolverà il problema o, di fondo, c’è una carenza di idee su come portare la palla nell’area avversaria? Diciamo che Di Maria può fare di meglio e che la velocità aiuta sempre, ma non c’è stata nemmeno un’amichevole in cui la Juventus sia stata davvero convincente sotto il profilo della manovra offensiva.
Il mercato può essere una soluzione? Sì, perché Kostic, in arrivo, va in quella direzione e perché un vice Vlahovic può alleggerire molte pressioni. Ma la Juventus deve ritrovare se stessa in spirito e gioco sullo stesso campo dove ieri ha preso quattro gol. Allegri è parso tranquillo ed è un buon segno, ma al momento è uno dei pochi.

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