La Juve ai piedi di Kostic: pioggia di cross per Vlahovic

Con Di Maria out, la pericolosità del tridente bianconero dipenderà molto dal serbo
La Juve ai piedi di Kostic: pioggia di cross per Vlahovic© www.imagephotoagency.it

TORINO - Dopo l’assaggino, il piatto principale. Dopo l’ultima mezzora contro il Sassuolo in situazione di confort cinque stelle, 3-0 per la Juventus, lunedì sera, a Marassi, è atteso da una partita vera in tutti i sensi: da titolare e da star chiamata ad accendere la squadra e in particolaro modo lui, Vlahovic, l’uomo che conosce la pace solo se segna almeno un gol a partita. Ecco perché Filip Kostic dovrà prendersi la Vecchia Signora sulle spalle e cercare di ravvivare la capacità di offendere della squadra di Massimiliano Allegri che appena dopo aver pesato chi è veramente Angel Di Maria, gol e assist, lo ha visto costretto a lasciare il campo dell’Allianz Stadium a causa di una lesione di basso grado dell’adduttore. Tradotto, fuori come minimo 20 giorni. Dunque se il tecnico livornese pensava ad un inserimento più graduale per Kostic, ora sarà costretto a cambiare strategia, optando per un innesto in modalità hard.

Kostic: corsa, cross e gol

Dunque da oggi, quando la Juventus tornerà a sudare alla Continassa, buona parte degli allenamenti in chiave offensiva avranno come protagonisti proprio Kostic e Vlahovic, con l’ex Eintracht Francoforte a spingere sulla fascia sinistra per crossare in mezzo a favore dell’ex ariete viola che ha cominciato la stagione come piace a lui, ovvero una doppietta. Dunque Vlahovic “voterà” a sinistra per il match di Marassi anche se qualche regalo potrebbe arrivargli pure dall’altro out, il destro, dove tanto per cambiare ci sarà il solito jolly tuttofare che in un modo o nell’altro un posto lo trova: Cuadrado. Il colombiano nella prima sfida dell’anno è stato schierato prima come quarto di destra di centrocampo nel 4-4-1-1 che avrebbe dovuto regalare libertà massima a Di Maria, poi, dopo il cooling break, eccolo spostato come terzo di sinistra del tridente d’attacco del 4-3-3. Del resto Cuadrado, anche se contro gli uomini di Dionisi non ha mai saltato l’uomo, è uno che regala affidabilità anche perché dal punto di vista tattico risulta spesso impeccabile: mai una sgommata nel momento sbagliato che potrebbe rivelarsi un autogol lasciando uno spazio pericoloso non presidiato. Sta di fatto che per cercare di assistere al meglio Vlahovic nella prossima sfida in casa della Sampdoria servirà il pallottoliere per contare i cross se la Juventus riuscirà a liberare le ali. Lo “stage bianconero” di Kostic è già terminato e il serbo è più che mai pronto per prendersi il posto dal primo minuto. La gamba non gli manca e probabilmente è tra i più in forma della rosa juventina visto che a Francoforte erano partiti in anticipo sia per il debutto in Bundesliga, sia per la finale di Supercoppa Europea contro il Real Madrid che il ragazzo ha saltato perchè impegnato nelle ore calde del suo trasferimento sotto la Mole.

Esame di maturità per Kostic

Dunque una sorta di esame di maturità per il mancino che parte con un vantaggio notevole, ovvero aver già giocato con Vlahovic con la maglia della Nazionale. E chissà che alla fine non se ne avvantaggi proprio la Serbia, impegnata ai Mondiali in Qatar tra novembre e dicembre, di questo affiatamento tra Kostic e Vlahovic che potrebbe lievitare sotto la Mole. Ma la Juventus avrà bisogno di Kostic non solo in versione assist-man, il migliore della Bundesliga in assoluto racconta il suo curriculum, ma anche come leader e uomo squadra. Con l’assenza di Di Maria toccherà infatti al quasi trentenne serbo prendere per mano i più giovani e regalare loro la giusta serenità con cui vivere i momenti topici di una gara che tradizionalmente regala insidie in uno stadio che di per sè fa sentire il fiato dei tifosi avversari addosso. Del resto ai serbi il carattere non manca per cui da questo punto di vista “intoppi” non dovrebbero comparire all’orizzonte. In ogni caso tutto nascerà sotto il sole del 3-0 interno che permette alla Juventus di essere in linea con i migliori e quindi affrontare la trasferta di Genova con il giusto spirito visto che il morale è alto nonostante la tegola Di Maria in infermeria.

Fosforo per il tridente bianconero

Si va verso un Samp-Juve in cui il tridente bianconero avrà il compito di scardinare la retroguardia blucerchiata ma sarebbe miope scaricare tutte le responsabilità su Cuadrado-Vlahovic-Kostic perché un trio del genere funziona soprattutto se le ali riesci ad innescarle nello spazio, sfruttando la corsa palla al piede di chi sa abbinare la fisicità alla qualità tecnica. Per cui Allegri dovrà in settimana cercare il miglior pacchetto di centrocampo possibile perché, come sempre, il gioco prende vita proprio in mezzo al rettangolo verde. E ciò che si è visto col Sassuolo, in questo senso, non è stato certo il top. Servirà di più a livello di idee, qualità del palleggio, serenità nella gestione del pallone sotto marcatura. Senza questo tipo di attitudini è difficile risultare propositivi e in grado di fare la differenza. Rispetto alla prima partita sarà a disposizione una mezzala in più, Rabiot, ma tenuto conto della storia di mercato che lo ha visto protagonista negli ultimi giorni bisognerà valutare con attenzione quanta leggerezza di pensiero gli è rimasta. 

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