Juve: Kostic, quello che serviva. Con lui Vlahovic “vale” di più

Zero proclami e pochi sorrisi, ma quando pensa agli assist per l'amico Dusan l'esterno si illumina. Prezioso e imprescindibile già da lunedì prossimo

TORINO. Poche parole ma buone: quelle giuste. Kostic non fa proclami in conferenza stampa, pure di sorrisi ne concede il minimo indispensabile (è concentrato e motivato, del resto: mica appagato). Uno, bello smagliante, lo sfodera quando gli si chiede se abbia in mente – e voglia descriverci - una tipica azione che potremo vedere da qui in poi. Una azione in cui lui è protagonista in corsia e Vlahovic lo è sottoporta.
Beh, quell'azione se la vive proprio, nella mente. «Io a sinistra,
palla in mzzo ai 16 metri, arriva Dusan e la butta dentro». Ci sta eccome, poremmo vederne a fotocopia in effetti di azioni del genere. Di sicuro, queste fotocopie, le prefigurano Massimiliano Allegri e Federico Cherubini che hanno scelto di puntare fortemente sul serbo e investire 15 milioni di euro per un giocatore che sarebbe andato in scadenza di contratto tra un anno. Quindici miloni di euro potenzialmente ben spesi, però: a maggior ragione lo si capisce ora che Di Maria è ko e che Kostic è pronto all'uso, ocn i bagagli ancora intatti ma ben chiare in testa le mosse da fare in bianconero. Quindici milioni di euro, peraltro, che potrebbero rientrare anche sotto altre forme. La valutazione di Vlahovic, ad esempio, potrebbe crescere ulteriormente a suon di assist dell'amico Filip.

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