Szczesny, prognosi congelata: grande paura e fiato sospeso

Dopo la distorsione alla caviglia escluse fratture, ma legamenti da rivalutare: salta di sicuro Fiorentina e Psg, poi dipenderà dall’evoluzione del gonfiore e del dolore
Szczesny, prognosi congelata: grande paura e fiato sospeso© www.imagephotoagency.it

TORINO - Come un capitano che si getta dalla nave senza aver cercato in tutti i modi di salvarla conducendola in porto. Ecco l’immagime venuta in mente l’altra sera all’Allianz Stadium vedendo Szczesny che, dopo essere atterrato male sul piede destro a seguito di un’uscita alta, ha iniziato a urlare sdraiato non pensando minimamente alla porta e al gol che lo Spezia in quel frangente avrebbe potuto realizzare se solo si fosse impossessato del pallone per spedirlo tra i pali sguarniti. No, non poteva essere una scena, o meglio una sceneggiata alla quale qualche volta certi portieri ricorrono per mascherare un errore appena commesso. In effetti il polacco aveva stranamente sfarfalleggiato su un traversone, con la palla sfuggita dalle sue mani protese in alto con le braccia distese come due grissini. Troppo plateale il modo in cui si dimenava per il dolore, nessuna finzione. Tutto vero purtroppo per lui e per la Juventus. Il trauma distorsivo alla caviglia destra lo costringerà sicuramente a saltare la trasferta di domani a Firenze e il Psg, per il futuro resta un punto di domanda dopo l’esito dei primi accertamenti strumentali a cui si è sottoposto. “A seguito del trauma riportato alla caviglia destra, Szczesny è stato sottoposto ad esami radiologici al J|medical che hanno escluso fratture e significative lesioni capsulo legamentose. La sua disponibilità sarà valutata in funzione dell’evoluzione della sintomatologia”. Detto male il fatto che vengano escluse “solo” significative lesioni capsulo legamentose, dovrebbe voler significare che a causa del notevole gonfiore non è possibile al momento vedere e capire in maniera più precisa la situazione clinica dell’articolazione.

A Firenze tocca a Perin

Impossibile dunque pensare di vederlo aggregato al gruppo bianconero che andrà oggi a Firenze per la sfida di domani con la Fiorentina dove toccherà ancora una volta a Mattia Perin difendere i pali della Juventus. Un avvio particolarmente sfortunato per il polacco che dopo aver saltato Sassuolo e Sampdoria per la lesione all’adduttore rimediato nel test con l’Atletico Madrid era rientrato come titolare contro la Roma prima di dover abbandonare in barella il campo sul finire del primo tempo del match con lo Spezia. A questo punto, salvo complicazioni, il portiere potrebbe sperare e pensare di tornare disponibile per la gara di domenica 11 con la Salernitana ma molto dipenderà non soltanto dal livello del dolore ma anche dal tempo che servirà perchè si sgonfi la caviglia. In ogni caso Massimiliano Allegri può restare sereno per quanto concerne l’affidabilità di Perin che non soltanto ha dimostrato di essere pronto ma anche molto maturo nel gestire la difesa. Ogni volta che ha giocato ha infatti evidenziato una serenità invidiabile, che gli ha permesso di risultare determinante, per esempio, nella prima parte del match contro il Sassuolo, vinta poi con tre gol di scarto. Per lui, ora, domani altri novanta minuti in cui confermare ciò che di buono ha già offerto. 

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