Juve, Di Maria e altri dieci contro il Monza

Senza otto giocatori tra squalificati e infortunati, Allegri si aggrappa alla classe dell’argentino, di nuovo titolare
Juve, Di Maria e altri dieci contro il Monza© www.imagephotoagency.it

TORINO - La Juventus riparte da Monza e da Angel Di Maria. Il momento è difficile: la vittoria manca dal 31 agosto (2-0 allo Spezia) e nell’ultima settimana i bianconeri hanno pareggiato con la Salernitana tra le proteste per il pasticcio del Var e perso contro il Benfica, mettendo in salita il cammino in Champions League (0 punti dopo due partite). Situazione aggravata dalla lunga lista di indisponibili. Massimiliano Allegri sfiderà i brianzoli di Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e del nuovo allenatore Raffaele Palladino senza 8 giocatori, che diventano 9 contando anche il giovane Aké. Ai lungodegenti Paul Pogba e Federico Chiesa - attesi in gruppo a fine ottobre, ma al top probabilmente soltanto dopo il Mondiale - si sono aggiunti gli “affaticati” Manuel Locatelli, Alex Sandro e Adrien Rabiot e gli squalificati Juan Cuadrado e Arkadiusz Milik. Senza contare che Allegri, pure lui squalificato, non sarà in panchina: al suo posto il vice Marco Landucci. Per tutti questi moti-vi mai come oggi pomeriggio la Juventus s’aggrapperà alla classe e all’esperienza del Fideo per disinnescare la trappola Monza (ultimo in classifica con un punto) e chiudere il ciclo pre sosta per le nazionali con tre punti.

Di nuovo titolare

Di Maria e altri dieci. Il 34enne argentino ritrova un posto da titolare, come nell’esordio show contro il Sassuolo (gol e assist) e nel difficile primo tempo di Firenze. E soprattutto ritroverà il campo dopo la delusione Champions patita contro il suo ex Benfica e il siparietto di fine gara nel quale, piuttosto perplesso, ha domandato a Milik il perché della sua uscita dal campo in anticipo. Ma ADM, contro i portoghesi, ha confermato di poter cambiare la partita anche soltanto con una giocata. Basta pensare alla palla con la quale l’ex Psg aveva messo Bremer in porta. Idee illuminanti di cui la Juventus avrà un gran bisogno anche contro il Monza. A confidare in Di Maria è senz’altro Dusan Vlahovic. Sarà una coincidenza o forse no: il serbo, ancora a secco nel mese di settembre, ha segnato 4 reti in campionato. Tre da fermo (due punizioni e un rigore) e una in movimento, su imbeccata proprio del campione rosarino. L’ex attaccante della Fiorentina ha capito in fretta la differenza tra l’avere o il non avere ADM accanto e spera in una nuova conferma oggi pomeriggio.

Valutazioni

Di Maria e altri dieci, un po’ per scelta e molto per necessità. L’assetto sarà quello delle ultime uscite: un 4-3-3/4- 4-2 trasformabile in 3-5-2 in base alle situazioni di gioco. Se Wojciech Szczesny è tornato tra i convocati dopo l’infortunio alla caviglia destra del 31 agosto contro lo Spezia, in porta toccherà ancora all’ottimo Mattia Perin. Davanti all’ex numero uno genoano spazio a Mattia De Sciglio, Gleison Bremer, Leonardo Bonucci e Danilo. A centrocampo la coperta è cortissima. A meno di cambi dell’utima ora (vedi Fagioli), Leandro Paredes si piazzerà in regia con ai lati Weston McKennie e Fabio Miretti. In avanti, accanto a Di Maria e Dusan Vlahovic, ecco uno tra Filip Kostic e Moise Kean con l’esterno serbo segnalato in vantaggio.

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