Montero sulla panchina della Juve? Per ora è no. Ecco la situazione spiegata bene

La società continua a non voler cambiare il tecnico e non ha contattato nessuno
Montero sulla panchina della Juve? Per ora è no. Ecco la situazione spiegata bene

Qual è la situazione di Allegri in questo momento?
La stessa di domenica: la Juventus non ha intenzione di esonerare Allegri. Si tratta di una posizione condivisa ad alti livelli e che, ovviamente, non è da considerarsi immutabile. Ma in questo momento la volontà della proprietà e della dirigenza è quella di far funzionare le cose con l’attuale tecnico. Com’è logico, molto dipenderà anche dai risultati alla ripresa del campionato e della Champions. Dal 2 ottobre al 15 ottobre, la Juventus giocherà ogni tre giorni contro Bologna, Maccabi, Milan, Maccabi e Torino. Cinque partite i cui risultati e le cui prestazioni saranno oggetto di riflessione.

Quali sono i risultati per i quali Allegri verrebbe esonerato?
Non c’è una tabella, anche perché - va chiarito sempre molto bene - l’esonero non è una soluzione presa in considerazione e nemmeno un’ipotesi legata a un tot di sconfitte. È ovvio che se la società non cogliesse un cambiamento lo scenario potrebbe cambiare.

Perché Allegri non è stato esonerato dopo la sconfitta di Monza?
1. Perché Allegri è al centro di un progetto a lunga scadenza che la proprietà e la dirigenza hanno condiviso e nel quale nutrono ancora fiducia.
2. Perché i costi di un cambio rappresentano un freno. 3. Perché per cambiare c’è bisogno di una ragionevole sicurezza che il successore sia in grado di fare meglio.

Se Allegri venisse esonerato Paolo Montero sarebbe la prima opzione?
In questo momento no. Montero non è stato contattato né allertato. Così come nessun altro tecnico: questo perché la dirigenza prenderà in considerazione un nome alternativo solo quando avrà deciso di esonerare Allegri.

Montero potrebbe piacere nel caso?
Montero ha un eccellente rapporto con il presidente ed è stato scelto dalla dirigenza per la Primavera perché ritenuto un ottimo allenatore. Certo, la prima squadra comporterebbe delle responsabilità diverse e l’esperienza Pirlo ha scottato molti all’interno del club.

Tuchel è un nome papabile?
È un grande allenatore da grande club, quindi in teoria sì, ma in pratica non ci sono stati contatti e sembra addirittura che lui possa andare al Bayern.

Zidane?
Grande sogno in passato. Ora Zizou sta aspettando la nazionale francese, sarebbe quasi impossibile convincerlo. E anche in questo caso non ci sono stati contatti.

Mancini?
Vicino alla Juve in altre occasioni, piace alla dirigenza, ma ha un contratto con la Federazione. Sarebbe una soluzione con un rapporto qualità/prezzo considerato accettabile. Ma neppure lui ha parlato con qualcuno della Juventus.



La dirigenza ha parlato con qualche altro allenatore?
In questo momento no. Non significa che non lo farà in futuro e che uno di questi nomi possa tornare attuale, ma dopo Monza i dirigenti sono stati compatti nel decidere di andare avanti con Allegri.

La squadra è con Allegri?
La squadra è disorientata dai risultati. Non ha giocato contro Allegri, né sembra esserci una fronda, ma i prossimi risultati saranno determinanti anche per i giocatori.

La società è preoccupata per il malcontento dei tifosi?
Sì, perché è consapevole del pessimo avvio di stagione, ma la storia juventina (in particolare quella legata ad Andrea Agnelli) insegna che sono rari in cui le decisioni su un allenatore sono state prese sull’onda emotiva dei tifosi.

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