Juventus, serve anche l'aiuto del pubblico. E la Champions

La sosta delle Nazionali può aiutare Allegri, in grandissima difficoltà. E pure il bilancio ha bisogno degli ottavi in Coppa. Milik, Vlahovic, Paredes ecc: occorre la svolta

TORINO - La crisi Juve e i rimedi. Ne parliamo con Filippo Cornacchia dalla redazione di Tuttosport: «Intanto, la Juventus si ritrova alla Continassa, anzi si ritrova quel che resta della Juve visto che i giocatori sono sparsi nel mondo con le varie Nazionali. E Allegri nei momenti negativi si è sempre salvato con un’allegrata. Forse questo è il momento di massima difficoltà del tecnico livornese, finito nel mirino dei tifosi, dopo il pari con la Salernitana, la sconfitta di Monza e i ko in Champions con Psg e soprattutto Benfica allo Stadium. Serve quindi una svolta: l’ha invocata anche Pjanic nell’intervista a Tuttosport, dicendo che basta una scintilla per riaccendere la squadra. Allegri d’altronde non è nuovo alle allegrate che caratterizzarono la sua prima Juve: pensiamo al Vidal trequartista, il 4-2-31 all’attacco con Dybala, Higuain, Mandzukic e via discorrendo (si scaldino per bene Vlahovic, Milik, Kostic, Cuadrado, Di Maria…). Deve ritrovare la vittoria, il piacere di giocare e il pubblico: lo stadio può aiutare, o affossare».

 

LA VIA PER GLI OTTAVI Arriva anche il Cda che certificherà il rosso in bilancio oltre 200 milioni. Ebbene, anche le casse del club necessitano di una svolta. «Gli ottavi sono fondamentali, quindi. Ma come arrivarci? Con due sconfitte la Juve è a zero, quindi peggio di così… Deve concentrarsi sul Maccabi Haifa e incamerare 6 punti. Poi sarà fondamentale il match di ritorno col Benfica: allora si capirà se dirà addio all’Europa o se continuerà l’avventura».

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