“Perché hai tolto Milik con il Benfica?”: le undici domande dei tifosi per Allegri

La nostra inchiesta: la parola ai tifosi abbonati e frequentatori dello Stadium: “Allegri out? Non è l’unico colpevole!”
“Perché hai tolto Milik con il Benfica?”: le undici domande dei tifosi per Allegri© Marco Canoniero

TORINO - Undici, come una squadra di calcio. Undici tifosi bianconeri, di quelli che aprono il portafogli per il grande amore abbonandosi o andando alla Stadium appena possibile: tifosi veri insomma, non virtuali. E per loro Max Allegri è sì responsabile del periodo nero della Juventus, ma non è l’unico. Il pubblico è arrabbiato, certo, però non perde la fede e la voglia di sostenere la squadra del cuore: da Como fino a Palermo, la soluzione non è cambiare allenatore. Per svoltare serve l’apporto di tutti, società e giocatori in testa. E guai a smettere di tifare.



Maria Elena Vittorietti
54 anni, da Palermo
abbonata alla Juventus

«Sono stata abbonata della Juventus dal 2012 al 2018, poi ho interrotto nel periodo di Cristiano Ronaldo a causa dei prezzi più alti e con l’addio di CR7 ho riacquistato la tessera. Quest’anno non sono ancora venuta a Torino, ma soltanto perché in questo periodo sono parecchio impegnata con il lavoro. No, la mia assenza dallo stadio non è dipesa dai risultati. Punto alla tripletta di novembre: Paris Saint Germain, Inter e Lazio. Non sono una tifosa preoccupata. E sapete perché? Perché dopo aver vissuto la stagione della Serie B, nulla mi spaventa più. Allegri-out spopola sui social? Bisogna smetterla, la squadra va sostenuta nella buona e nella cattiva sorte. Io non sono proprio per esonerare Max. Non è lui che va in campo e non è lui il problema. Piuttosto mi domando perché il Napoli, dimostrando intuizione e coraggio, abbia ingaggiato un talento come Kvaratskhelia, che da qualche anno era soprannominato il Messi di Georgia, mentre noi puntiamo su colpi di marketing: dopo Ronaldo, ecco i parametri zero Di Maria e Pogba.... Vorrei che Fagioli avesse più spazio».

Alessio
51 anni, da Montecatini
abbonato alla Juventus

«Sono abbonato dal 1992 e ne ho viste di tutti i colori in questi anni: dalla B ai due settimi posti consecutivi... Avverto troppa negatività attorno noi, alla Juventus. Facile passare da un carro all’altro... No, io non sono tra quelli che invoca l’esonero di Allegri. È un allenatore che mi ha fatto vincere molto in passato e per due volte ci ha anche condotto in finale di Champions. Ma quale Allegri-out! Piuttosto servirebbe maggiore dialogo da parte della società. I vuoti dello Stadium in Juventus-Benfica non mi stupiscono. Quando non si vince è così. E nemmeno i fischi mi sorprendono, in passato li ha ricevuti anche Del Piero al rientro dal grave infortunio... I fischi di cento persone vanno coperti dagli applausi del resto del pubblico. Chi comincia a contestare a metà del primo tempo farebbe meglio a guardare la partita dal divano di casa».

Raffaele Montalti
57 anni, da Forlì
ex abbonato alla Juventus

«Dal 2006 sono sempre stato abbonato, ma quest’anno non me la sono sentita di rinnovare la tessera perché l’atmosfera allo stadio è cambiata e non mi piaceva più. Un tempo i novanta minuti si vivevano, ora si guardano. E io allo stadio vado per condividere la mia passione assieme alla mia squadra. A me non interessa il divertimento in sè, per quello mi basta la Romagna. Però non mi piace essere dominato da squadre come Sampdoria, Salernitana o Monza. Come sto vivendo il momento? Con un mix di frustrazione e rassegnazione perché da Cardiff in poi si commettono sempre gli stessi errori. Allegri andava salutato nel 2017, dopo la finale, e non andava richiamato una seconda volta. Max aveva più responsabilità nel primo quinquennio, nel quale abbiamo vinto cinque scudetti ma anche perso tante finali... Adesso ha meno colpe e proprio per questo non sono tra quelli che lo vorrebbero esonerare ora. Perché cambiarlo e rovinare ulteriormente i conti del club? Le somme si tirano alla fine, tutto è ancora apertissimo in campionato. E anche in Champions non è finita...»

Federico Ludovico
53 anni, da Milano
abbonato alla Juventus

«Sono abbonato da 30 anni e in questa stagione finora non ho saltato nemmeno una partita all’Allianz Stadium. Preoccupato? No, sono tranquillo perché abbiamo molti giocatori infortunati e sono convinto che quando torneranno faremo molto meglio. Spero che Allegri resti fino alla fine del campionato, poi mi piacerebbe il ritorno di Antonio Conte. Se proprio devo fare una critica a Max, dico che non mi sono piaciute certe interviste. Troppe battute: quella del “se esce gatto gioca Gatti e se esce cane gioca Rugani” proprio non mi è piaciuta... A differenza del passato, adesso non stiamo vincendo e bisogna lavorare di più e essere più umili nelle dichiarazioni».

Davide Lombini
64 anni, da Ravenna
abbonato alla Juventus

«Mi sono abbonato nel 2018, quando abbiamo acquistato Cristiano Ronaldo, ma anche adesso che CR7 non c’è più ho mantenuto la tessera. Finora ho assistito dal vivo alle partite contro Sassuolo e Roma. Sono deluso, sì. Però non sono per l’Allegri-out. Ha vinto tanto, Max, e non può essere solo colpa sua. Effettivamente la mancanza degli infortunati Pogba, Chiesa e Di Maria si è sentita. Con Allegri il bel gioco non si vede ora, però in linea di massima non si vedeva neppure in passato quando si trionfava. Se incontrassi Max per strada, una domanda gliela farei: perché corriamo soltanto 20 minuti a partita? Detto questo, basta fischi. La squadra va sostenuta e applaudita per uscire da questo momento di difficoltà».

Massimo Cicali
54 anni, da Poggibonsi
ex abbonato alla Juventus

«Sono stato abbonato in passato, ma ora vado meno. Non per il gioco, ma perché di questi tempi bisogna tirare un po’ la cinghia... Sto vivendo malissimo questo inizio di stagione: non vedo il carattere da Juve. In campo si passeggia. Allegri? Io sono sempre stato pro Max, però ultimamente mi sembra che si stia un po’ arrampicando sugli specchi in certe dichiarazioni. Detto questo, io non sono per esonerarlo».

Luca
48 anni, da Milano
abbonato alla juventus

«Sono abbonato da 28 anni e in questo periodo ho perso appena 4 partite in casa. Proprio perché ne ho viste tante, non sono tra quelli che si agita troppo dopo gli ultimi risultati negativi. Alla squadra manca l’anima, cioè la spinta dei tifosi. Noi tutti dovremo fare di più. Io sono tra quelli che preferisce sostenere la squadra quando le cose vanno male. Cambiare allenatore a metà stagione non porta benefici. Questa acredine social nei confronti di Max fa male a tutto l’ambiente, a partire dai giocatori che scendono in campo».

Ferruccio Vitali
49 anni, da Milano
ex abbonato alla Juventus

«Sono stato abbonato dal 1994 al 2000, ma negli utimi anni sono stato spesso all’Allianz Stadium. Quest’anno non ho ancora avuto occasione per impegni di famiglia. Preoccupato? Sì, un po’ lo sono perché, al di là dei risultati deludenti, vedo ancora certi errori della passata stagione e una bassa qualità di gioco. Mi hanno dato fastidio le partite contro Salernitana e Monza: quanta fatica... Ma io non esonererei Allegri. I costi per il club sarebbero enormi e poi chi prenderemmo al suo posto? Senza contare che lo stile Juve è che i conti si fanno alla fine, non in corso d’opera. Adesso più che mai la squadra va sostenuta».


Alessandro Pace
40 anni, da Como
ex abbonato alla Juventus

«Quando riesco torno alla Stadium, ma i prezzi sono sempre più alti. E lo spettacolo è quello che è: dopo tanti anni di vittorie ci sta un periodo difficile, ma non così. La società deve fare qualcosa per invertire la tendenza. Allegri out anche no: paga colpe non solo sue. La programmazione negli ultimi anni è stata fallimentare, abbiamo speso tanto senza avere la resa attesa. Il sostituto di Allegri non credo farebbe tanto meglio. Attenzione, il tecnico è responsabile: le prestazioni sono spesso ingodibili. Ma la svolta deve arrivare dal club».

Stefano Cui
47 anni, da Milano
abbonato alla Juventus

«Frequento lo stadio dal 1982, posso dire che questo è uno dei periodi più difficili. Non si poteva pensare di vincere per sempre, sui social c’è troppo isterismo: è un discorso di cicli. Detto questo, siamo in calo: chi era a Cardiff, come me, ha percepito che, come club, ci siamo fermati lì. Allegri out? Dopo Monza, a caldo, avrei detto sì. Ma ragionando non è la mossa giusta: sta sicuramente facendo male, però le responsabilità sono anche di altri. Temo che il mister sia diventato un po’ prigioniero del personaggio che si è creato. Come tifosi non dobbiamo allontanarci dallo stadio adesso, però ci sta essere arrabbiati».

Massimo Ardissone
64 anni, da Torino
abbonato alla Juventus

«Sono abbonato dagli Anni 80 e dico questo: non si può pensare di vincere sempre. Solo che sono tre anni che non otteniamo risultati, considerando questa stagione in cui al massimo si può arrivare al quarto posto e la Champions è già andata. Almeno, l’impressione è che giri tutto storto. Allegri out nì: l’ho sempre amato come allenatore, è nella nostra storia, ma sta facendo mosse incomprensibili. Come sostituire Milik con il Benfica. Lo Stadium vuoto dipende anche dal momento che stiamo vivendo, al di là di prestazioni e risultati. Credo che la proprietà debba intervenire, con Elkann in testa».

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