CdA Juve, non si è parlato di Allegri. Novità per dirigenti e amministratori

Approvati i conti: -254 milioni. Incidono Covid e vecchi mercati ma il nuovo corso è già partito
CdA Juve, non si è parlato di Allegri. Novità per dirigenti e amministratori© Marco Canoniero

TORINO - Il comunicato ufficiale diramato da Juventus, per cominciare: «Il consiglio di amministrazione di Juventus Football Club ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio concluso il 30 giugno 2022. La perdita d’esercizio ammonta a 254 milioni di euro con ricavi pari a 443 milioni di euro. In netto miglioramento la posizione finanziaria netta della società. Il bilancio in questione è ancora fortemente condizionato dagli effetti della pandemia che, auspicabilmente, sono alle spalle. La stagione attuale, iniziata il 1 luglio 2022, pur influenzata da un contesto non favorevole, prevede un risultato in sensibile miglioramento. Nel mese di giugno è stato approvato il piano triennale (2022-2025) che delinea le linee strategiche e operative della società. Tale piano conferma sostanzialmente gli obiettivi già contenuti nell’ultima revisione del 2021, quando la pandemia era ancora in pieno svolgimento».

E dunque? E dunque, 254 milioni di perdita sono tanti. Ma non troppi, si ritiene in casa Juventus. Laddove c’è ottimismo sui conti, ergo la ferma convinzione che l’esercizio dell’anno in corso sarà ben altra cosa e segnerà una inversione di tendenza rispetto all’ultimo lustro. Il passivo record di ieri porta infatti a 5 il numero di esercizi consecutivi in rosso: si è passati dai -19 milioni di euro del 2017-18 ai -40 milioni del 2018-19 e - 90 milioni nel 2019-20. A seguire, tripla cifra, con i -210 milioni del 2020-21.

Ma attenzione: i 254 milioni di cui sopra (anzi, di cui... sotto) sono in linea con il piano triennale di rientro: si tratta grossomodo del costo previsto per ammortizzare, resettare, compensare certi errori ereditati dalla precedente gestione sportiva in termini di ingaggi esagerati e durata. Senza dimenticare, ovviamente e come sottolineato ampiamente, gli effetti dei mancati introiti causa pandemia. I ricavi da stadio (32 milioni di euro), sia pure lievitati rispetto all’anno precedente, sono comunque dimezzati rispetto al periodo precedente alla pandemia.

Come anticipato nei giorni scorsi, la gestione sportiva non era all’ordine del giorno e men che meno è stata presa in esame l’eventualità di sollevare Massimiliano Allegri dal suo incarico. «Sarebbe folle», aveva anticipato domenica scorsa l’amministratore delegato bianconero Maurizio Arrivabene prima di Monza-Juventus e neanche la sconfitta poi rimediata dai bianconeri all’U-Power Stadium ha smosso i propositi di conferma. Di andamento sportivo s’è parlato solo per chiarire che il fallimento dell’obiettivo minimo stagionale del quarto posto in classifica, ergo la mancata qualificazione alla prossima Champions League, comporterebbe un danno enorme in termini economici: 60-70 milioni di euro. Ma era la mera rappresentazione di uno scenario, non l’esposizione di una preoccupazione: sono state disputate appena 7 giornate di campionato la distanza tra la Juventus e il quarto posto, al momento, è di 4 punti, mica 15. Dunque nessuno, nel consiglio di amministrazione bianconero, aveva timori in questo senso.

Curiosità: il Consiglio d’amministrazione bianconero ha anche approvato un piano di compensi basati su strumenti finanziari e la proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie. I bonus variabili legati al raggiungimento di determinati obiettivi potrebbero essere pagati in azioni a dirigenti e amministratori. L’assemblea dei soci chiamata ad approvare i conti è fissata per il 28 ottobre.

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