Juve, miniritiro al caldo durante lo stop per il Mondiale

Ecco la strategia del club bianconero per i 50 giorni di stop
Juve, miniritiro al caldo durante lo stop per il Mondiale© /Ag. Aldo Liverani Sas

TORINO - La Juventus progetta il “suo” Mondiale. Sarà una Coppa del mondo alternativa: non in Qatar, dove tra novembre e dicembre andrà in scena la competizione delle competizioni per nazionali, ma comunque all’estero. Alla Continassa stanno valutando un miniritiro tra fine novembre e dicembre per i bianconeri esclusi dal Mondiale. Quattro-cinque giorni, massimo una settimana, fuori Torino. Si guarda soprattutto a Spagna e Turchia. Un po’ per il clima più mite e soprattutto perché in quelle zone si preannuncia una concentrazione di club europei in quel periodo. Situazione ideale, a livello logistico, per organizzare test di un certo livello in vista della ripresa post Mondiale di gennaio.

Mini-ritiro

Dopo Juventus-Lazio (13 novembre) ci sarà una Juventus che volerà in Qatar con le rispettive selezioni e un’altra che prima andrà in vacanza per quindici giorni e poi si ritroverà con Massimiliano Allegri per quello che sarà a tutti gli effetti un precampionato bis dopo quello svolto in estate tra Torino e gli Usa. Rispetto alla tournée negli Stati Uniti tra Las Vegas, Dallas e Los Angeles - undici giorni in tutto con tre amichevoli (Chivas, Barcellona e Real Madrid) - in “Casa Juve” si sta ragionando su un ritiro più breve. Meno giorni e meno amichevoli. La macchina organizzativa è già partita e nei prossimi giorni, siccome fine novembre-dicembre non è poi così lontana, verrà presa la decisione finale su luogo e amichevoli.

La rosa

Bisognerà attendere le convocazioni dei vari commissari tecnici, invece, per capire quali giocatori saranno protagonisti in Qatar e quali lavoreranno con Allegri. Sicuramente il “Conte Max” avrà con sè gli italiani (Bonucci, Locatelli, Chiesa, Gatti, De Sciglio, Miretti, Kean, Perin, Fagioli, Rugani e Pinsoglio) e Juan Cuadrado, escluso dal Mondiale con la sua Colombia proprio come gli azzurri del ct Roberto Mancini. E probabilmente anche i giovani sudamericani Mathias Soulé e Kaio Jorge. Se Gleison Bremer, fresco di esordio nel Brasile, farà di tutto per far parte della Seleçao assieme ai compagni Danilo e Alex Sandro, per Paul Pogba sarà decisiva la ripresa post intervento al menisco (i dettagli a pagina 4) e la condizione che il numero 10 juventino dimostrerà il prossimo mese. Il ct francese Didier Deschamps spera di poter arruolare entrambi i centrocampisti di Allegri: il Polpo e ovviamente Adrien Rabiot. Le altre convocazioni sembrano tutte abbastanza scontate: da Weston McKennie (nel girone B con gli Usa) alla coppia della Serbia Dusan Vlahovic-Filip Kostic (nel girone G con Brasile, Svizzera e Camerun). Mentre i due polacchi (Szczesny e Milik) sono nel gruppo C assieme agli argentini Angel Di Maria e Leandro Paredes.

Prima il Bologna

Discorsi futuri, per Allegri, che in questo momento ha in testa soltanto gli imminenti rientri dei 14 nazionali in giro per il mondo dopo gli impegni di questi giorni di sosta. La prossima settimana il tecnico livornese ritroverà via via tutti i giocatori che hanno lasciato Torino dopo la sconfitta contro il Monza. A questi si aggiungeranno Adrien Rabiot, Alex Sandro e Manuel Locatelli, rimasti alla Continassa per superare i rispettivi problemi fisici. Una rosa di nuovo allargata, seppur priva dello squalificato Di Maria (salterà Bologna e Milan) e dei lungodegenti Chiesa e Pogba, per sintonizzarsi fin da subito sulla ripartenza e la missione rimonta. Prima tappa domenica prossima (2 ottobre) all’Allianz Stadium, contro il Bologna.

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