Bonucci rinato con l'Italia: da Mancini assist ad Allegri

Il difensore, giocando da perno centrale di una linea a tre con la Nazionale, è stato protagonista delle due vittorie. Il ct ha esaltato le sue qualità di regista alternativo
Bonucci rinato con l'Italia: da Mancini assist ad Allegri© www.imagephotoagency.it

TORINO - Squarcio d’azzurro sul cielo bianconero. Un’immagine forse un filo troppo romantica ma utile per capire come potrebbe cambiare il clima sul pianeta Juve. Proprio così perché il Leonardo Bonucci tornato dalla Nazionale è un giocatore ritrovato sotto tutti i punti di vista. Caratteriale, fisico e tecnico. Oltre che tattico, ma su questa variante ne parleremo a lungo tra poche righe. Cominciamo dall’aspetto motivazionale: lasciata Torino per questa doppia avventura nell’Italia contro Inghilterra a Milano e Ungheria in trasferta, il capitano ha assolto al meglio la responsabilità di chi indossa al braccio la fascia. La Nazionale di Mancini ha infatti beneficiato della sua esperienza e del suo carisma in campo centrando due vittorie tanto robuste quanto inattese grazie anche al contributo del difensore juventino. Che ha sfruttato al meglio la decisione del commissario tecnico di schierarlo al centro della difesa a tre con, angeli custodi al suo fianco, i gladiatori Acerbi e Toloi. La scelta è risultata più che mai lungimirante: infatti lo ha affrancato dal compito di marcatura assidua e continua su un attaccante, permettendogli di utilizzare con frequenza la sua arma segreta, il lancio di 40 metri. E proprio da una sua prodezza in questo senso ecco la palla controllata al volo da Raspadori nel cuore dell’area inglese per poi sparare la palla sul palo lontano a sbloccare l’equilibrio e ottenere i tre punti. In Ungheria, poi, nella bolgia del tifo biancorosso, ha mantenuto compatta la retroguardia azzurra motivando e trasmettendo fiducia non solo ai compagni di reparto.



A questo punto c’è d sperare che Massimiliano Allegri raccolga l’assist del Mancio per sfruttare al meglio un cardine della difesa che sinora, a dire la verità, nella Juventus di questa stagione aveva evidenziato più di una ruggine. Forse anche per colpo di qualche fastidio muscolare di troppo che aveva impedito al calciatore trentacinquenne di trovare la giusta condizione e quindi fiducia, non a caso è stato utilizzato a singhiozzo proprio per la sua disponibilità a singhiozzo. Ora però potrebbe essersi registrato il suo punto di svolta per quanto riguarda l’annata con due match disputati alla grande nonostante siano stati disputati a così breve distanza l’uno dall’altro. La Juventus già per questa sfida delicatissima di domenica sera contro il Bologna potrà contare non solo su un uomo recuperato ma su un giocatore che deve rappresentare gioco forza, per i gradi e la sua anzianità aziendale, l’incarnazione del Dna bianconero. Per gli ultimi arrivati qualcosa di molto importante, che sinora di fatto è mancato.

La variante

Il tecnico livornese farebbe bene ad accogliere al meglio l’assist di Mancini decidendo quindi di dirottare in maniera definitiva verso la difesa a tre, che peraltro consentirebbe alla Juventus di trasformarsi dalla cintola in su nelle declinazioni che vengono spiegate nell’articolo a pagina tre corredato dai tre campetti. La sensazione è che ormai anche Allegri e tutto il suo staff tecnico si stiano convincendo che per diverse ragioni sia propria la difesa con tre marcatori puri la soluzione più efficace. Non solo consentirebbe a Bonucci di liberare alla bisogna il regista che è in lui grazie al lancio lungo, ma permetterebbe a Bremer, per esempio di esaltare il suo potenziale che proprio con questo tipo di modulo difensivo raggiunge l’apice. Non può del resto essere un caso che per esempio, nella gara di Champions di Parigi, contro l’attacco atomico dei tre marziani Neymar-Mbappè-Messi, la Juventus venne schierata con la difesa a tre che vedeva Bonucci al centro, Bremer alla sua destra e Danilo a sinistra. Dunque per una volta tanto la Nazionale non toglie ma dà qualcosa alla Juventus: un giocatore che solo se supportato da una condizione psicofisica al top, alla sua età, può ancora fare la differenza. E in questo momento di crisi bianconera poter contare sul vero Bonucci può rappresentare un valore aggiunto doppio: dopo aver preso per mano un’Italia malata e portata a due trionfi che significano Final Four di Nations League, ora l’aspetta la Vecchia Signora, anche lei bisognosa di una guida decisa e convinta. Sotto tutti i punti di vista.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video