Juve-Salernitana, Gravina e Rocchi ancora insistono!

Era gol, niente scuse: non avere le immagini non può essere una spiegazione. Senza le prove non si annulla

Ancora con questa storia? Due settimane e mezza dopo il clamoroso errore costato due punti alla Juventus, la Figc e gli arbitri si difendono con la stessa maldestra giustificazione diffusa dopo Juventus-Salernitana. E perpetrano l’errore, incuranti dell’evidenza, e pur di proteggersi lanciano accuse di strumentalizzazione, confondendola con il ragionamento.

«Non potevo crocifiggere un Var e un Avar che non avevano quelle immagini. Se avessero avuto quella camera il risultato sarebbe stato probabilmente diverso», ha detto Gianluca Rocchi, il capo degli arbitri. Il problema, quindi, viene ancora una volta spostato sulla misteriosa mancanza di immagini (che consente un rimbalzo di responsabilità che manco il flipper di Verdone) e non sull’errore commesso dagli arbitri di quella partita. Che è e resta grave proprio perché le immagini mancavano.

Ricapitoliamo per i distratti o per chi ha voluto dimenticare il finale di Juventus-Salernitana. All’ultimo minuto del recupero, sul risultato di 2-2, c’è un corner per i bianconeri. Lo va a battere Cuadrado, davanti a lui c’è Candreva nella classica posizione di chi fa “barriera” per complicare il tiro diretto in porta. Lo vedono tutti, anche al Var, perché le immagini a disposizione lo riprendono nell’inquadratura dal basso della cosiddetta steadycam. Il cross del colombiano viene colpito di testa da Milik e la palla finisce in rete. Nell’area piccola c’è Bonucci che prova a intercettarla, ma non la tocca e non interferisce con la visuale del portiere della Salernitana. L’arbitro Marcenaro e l’assistente Trinchieri, ben posizionato sulla linea di Candreva, convalidano il gol. Il Var Banti richiama l’attenzione del direttore di gara al video ipotizzando il fuorigioco attivo di Bonucci, Marcenaro - in una gazzarra senza senso che non riesce a gestire - rivede e annulla. Piccolo particolare: attivo o no, Bonucci NON era in offside perché tenuto in gioco da Candreva. Ma il Var non lo può vedere e traccia le linee del fuorigioco senza di lui, su un’inquadratura che la regia ha “stretto” escludendo una buona porzione di campo. E così si compie quello che la stampa straniera (che non ha interessi a strumentalizzare niente) ha definito «il più grande errore da quando esiste il Var». Un record di cui andare poco orgogliosi, ma che non scalfisce la serafica autodifesa di Rocchi e del presidente federale Gravina, che ieri al Football Social Forum di Roma ha ribadito il concetto: «Episodio strumentalizzato. Non meritava tutta questa enfasi. Qualcuno ha parlato di malafede, ma sia il Var che l’Avar non hanno potuto vedere quelle immagini». Il problema, però, è che proprio perché non c’erano le immagini che il Var non doveva intervenire! È vero: dal video non è possibile vedere la posizione di Candreva, che poi altre immagini hanno rivelato tenere in gioco Bonucci per almeno mezzo metro, ma come è possibile tracciare le linee del fuorigioco senza vedere sullo schermo una porzione di campo? Come si può escludere la presenza di un giocatore nell’angolo cieco delle telecamere? Oltretutto un giocatore che si è visto a due metri dalla linea di fondo nell’immagine dal basso. Come è possibile, insomma, perdersi Candreva e tirare comunque le linee del fuorigioco?

Dal punto di vista giuridico siamo di fronte a un grave errore di concetto: si condanna (e l’annullamento di un gol all’ultimo minuto di recupero è una condanna grave) senza avere tutte le prove. Dal punto di vista del protocollo Var, se non si ha la certezza che le immagini siano inconfutabili (una inquadratura stretta sull’area non può essere sufficiente per tracciare le linee del fuorigioco), allora si lascia la decisione agli arbitri in campo che, nella fattispecie, non avevano commesso nessun errore. L’assistente Trinchieri, infatti, si era allineato sull’ultimo uomo della Salernitana, ovvero Candreva, perché - lui sì - l’aveva visto benissimo. Perché non è intervenuto nella discussione fra arbitro e Var, consentendo così il madornale errore? Non avere le immagini non giustifica, ma aggrava la posizione del Var che è stato superficiale a richiamare l’arbitro non avendo strumenti oggettivi da sottoporgli. E ancora parliamo di immagini mancanti? Ma dai! Parliamo, piuttosto, del rigore su Bonucci che nella stessa azione, vista, rivista e vivisezionata dal Var, viene sostanzialmente denudato dal difensore della Salernitana che lo strattona per la maglia. Nessuno ha spiegato perché non è stato fischiato il penalty. Eppure le immagini c’erano. Eccome se c’erano.

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