Juve, Di Maria: la notte di Señor Champions. Perché dal Maccabi riparte la sua stagione

Il Fideo, carico dopo la sosta in Nazionale, alla prima in Europa senza guai fisici. La sua esperienza può essere decisiva nella doppia sfida in 6 giorni con l’Haifa
Juve, Di Maria: la notte di Señor Champions. Perché dal Maccabi riparte la sua stagione© Juventus FC via Getty Images

TORINO -  Rimettersi in carreggiata in Champions League dopo i ko con Psg e Benfica non può prescindere da una doppia vittoria con il Maccabi Haifa in sei giorni: stasera all’Allianz Stadium e martedì in Israele. Partendo da questa conditio sine qua non, la Juventus stasera dovrà attaccare dal primo all’ultimo minuto anche perché, nel dubbio, se possibile è sempre meglio arrotondare la differenza reti oltre a portare a casa i tre punti. L’atmosfera che si respira tra Bonucci e compagni è cambiata non poco dopo la prova vincente e convincente che ha prodotto un netto tre a zero al Bologna. Ieri mattina, nel quarto d’ora di allenamento alla Continassa aperto alla stampa, si è colto in maniera palpabile lo spirito positivo che animava il gruppo. Tra i primi a uscire sul campo c’era anche lui, Señor Champions League, Angel Di Maria, tra i più carichi in assoluto e pronto a scherzare con Federico Chiesa, tornato a vivere la prima parte della seduta inseme al gruppo, torello compreso: in cui peraltro si è esibito in repentini ed efficaci cambi di direzione della corsa nel tentativo di intercettare il pallone e lasciare il ruolo più ingrato al centro del cerchio. Stasera l’ex Viola sarà in tribuna per tifare Juve e anche Di Maria, colui che più di tutti dà del tu alla Coppa dalle grandi orecchie. Ne ha vinta una, nel 2013/14 con il Real Madrid di Carlo Ancelotti, e vanta la bellezza di 100 presenze: un’esperienza che stasera metterà a disposizione della squadra bianconera trasmettendo serenità ai compagni. Dunque la Carica del 101 potrà e dovrà essere un valore aggiunto. Quello che sinora è mancato di fatto alla Juventus visto che la prima sfida al Parco dei Principi contro i suoi ex compagni del Psg l’ha dovuta saltare per via di un problema muscolare mentre nella seconda, in casa contro il Benfica, è stato in campo solo nell’ultima mezzora in quanto sempre a mezzo servizio dal punto di vista fisico. 

La scintilla del Fideo

Ma questa volta sarà un’altra storia. Perché il Fideo sente la gamba e intorno alla Juventus cominciano a materializzarsi segnali finalmente positivi. Nella Juventus che Massimiliano Allegri ha in mente questa sera senza Milik dal primo minuto, poichè affaticato, ci sarà proprio l’argentino come uomo deputato ad accendere la scintilla dell’attacco dove Vlahovic sarà al centro del progetto-gol e, come sempre, smanioso per presentarsi nel tabellino anche alla voce marcatori. Dunque una serata nel nome di Di Maria, è quello che si aspetta il Conte Max ma è anche quello che si aspetta la tifoseria bianconera per rianimare una Champions League che mai era partita così male con due sconfitte in due partite. In teoria la squadra israeliana può rappresentare il trampolino di lancio ideale per rimettersi in gioco e tentare il tutto per tutto nelle ultime due sfide del girone: a Lisbona contro il Benfica il 25 ottobre e in casa contro il Paris Saint Germain il 2 novembre. Ma per il miracolo o quasi, occorre prima intascare l’uno-due all’Haifa con Angel chiamato a fare la differenza anche perché la squalifica doppia in campionato per la gomitata a Izzo, a Monza, gli impedirà sabato alle 18 di scendere in campo per affrontare il Milan. Dunque è al centro del suo mirino questo doppio confronto ravvicinatissimo contro gli israeliani dove proverà a dare un senso più compiuto alla sua prima stagione in bianconero. Un’annata condizionata dai due problemi muscolari gestiti non al meglio che di fatto lo hanno costretto più in tribuna che altro. In cinque presenze complessive soltanto un gol e un assist per Vlahovic. Troppo poco rispetto al potenziale per cui è stato preso ma ovviamente il sudamericano non ha responsabilità. Ora è in forma sia dal punto vista fisico che psicologico visto che la sosta vissuta con la Nazionale gli ha regalato non soltanto minutaggio. Chissà che questa sera, quando risentirà la musichetta della Champions League mentre sarà schierato a metà campo prima del fischio d’inizio, non gli tornino in mente le sue cento presenze precedenti per caricarsi e cominciare a firmare la sua presenza in bianconero non solo dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo. In 100 gare ha segnato la bellezza di 22 gol e 36 assist. Al terzo turno di Champions è arrivato il momento di raggiornare lo score.

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