Ritiro Juve verso il derby, tutta la verità

Allegri iniste sull'unità del gruppo e chiede più determinazione ai suoi per il match contro il Torino

TORINO - Unità di crisi bianconera. Unità nel senso di coesione, compattezza. Tra allenatore, squadra (o squadre: visto che al momento ci sono due anime bianconere rappresentate dai senatori peraltro con contratto in scadenza e dai più giovani) e società. Massimiliano Allegri ha insistito molto su questo aspetto sottolineando che i due giorni di ritiro sono stati utili proprio per perseguire questo obiettivo. Il tecnico ha fatto chiarezza su alcuni aspetti ampiamente dibattuti negli ultimi giorni, nelle ultime ore. Come anticipato, non risulta nessuna fronda antiritiro. Dopo il ritorno da Israele la società e l’allenatore hanno deciso di posticipare di qualche ora all’inizio del ritiro consentendo ai giocatori di tornare a casa prima di ritrovarsi il giorno successivo: essendo ritiro teso a ristabilire un po’ di serenità nel gruppo, e non alimentare le tensioni.

Allegri chiede più grinta

Secondo. Chiarito questo, e confermato secondo le indiscrezioni trapelate ieri: l’allenatore ha parlato alla squadra, (“lo faccio tutti i giorni”) e ha chiesto più determinazione, più grinta, più cattiveria agonistica nel derby oltre che un pizzico di incoscienza che, sottolinea Allegri, deve essere qualità dei giovani ma anche qualità dei più esperti. Contro il Torino non si potrà più sbagliare, ogni errore potrebbe costare davvero caro ai diretti interessati. In caso di nuova sconfitta si prolungherebbe il ritiro ma soprattutto l’agonia, avanti così non si può andare: la società potrebbe anche prendere decisioni drastiche.

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