Juventus, da Cuadrado a Vlahovic: Allegri, derby per risorgere

La zampata del serbo come la spaccata del colombiano nel 2015: nel momento più nero, la Vecchia Signora si rialza e il tecnico spera sia l'inizio della risalita

TORINO - È il momento più buio della notte, quello che precede il sorgere del sole. E nel momento più difficile la Juventus risorge contro l'avversario più acerrimo, quel Toro che manca di nuovo il colpo del ko ai rivali e si piega al ritorno della Signora. Allegri sorride e spera: da Cuadrado a Cuadrado, dalla spaccata del 2015 all'ultimo respiro a matare i granata al corner che porta al colpo di testa di Danilo e alla spaccata di Vlahovic nel 2022 che vuol dire vittoria, respiro, un calcio alla crisi e sei giorni per preparare l'Empoli, per riprendere a correre, per spazzare via con quello che era mancato prima, il cuore, il gioco che latita e i tanti errori individuali.

Serie A e Champions, Allegri e il destino Juve in sette gare

Davanti la sfida dello Stadium contro i toscani e poi Lecce: due partite da filotto non per puntare a chissà quali obiettivi ambiziosi, che al momento è meglio evitare anche solo di citare, ma per tornare a guardare al futuro in maniera positiva rimettendosi in una carreggiata sportiva doverosa, tanto per blasone che per stipendi pagati. Almeno in Italia, sia chiaro, perché una vittoria per quanto importante non cancella il gioco zoppicante o i paurosi cali di tensione agonistica che questa Juventus ha mostrato in questo avvio di stagione e che sono quasi sicuramente costati il passaggio del turno in Champions League, a meno di miracoli sportivi bianconeri e contemporanei harakiri di una tra Benfica e Psg, prossime ed ultime avversarie del girone.

Chiesa, Pogba, Di Maria: Juve a pezzi...grossi

L'Europa (League) potrebbe restare o meno nel 2023 bianconero, come del resto Allegri il cui futuro è ancora appeso a un filo sottile. Max è riuscito a restare in sella cavalcando il Toro, una serie di buoni risultati rinsalderebbero la sua traballante panchina fino al ritorno di una Juve che ora è a pezzi - Bremer ultimo a cadere, si aspettano notizie - ma pezzi grossi: Federico Chiesa in primis, Paul Pogba e Angel Di Maria Mondiale permettendo sono carte pesantissime da giocare da gennaio in poi sul tavolo del campionato.

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