Juventus, chi resta e chi esce: tutto sul prossimo mercato

Allegri ha bisogno dell’apporto di tutti per inseguire una rimonta complicata, ma ci sono questioni in sospeso che possono influenzare il futuro di diversi bianconeri
Juventus, chi resta e chi esce: tutto sul prossimo mercato© /Ag. Aldo Liverani Sas

TORINO - La Juventus che sta faticosamente assemblando i pezzi del puzzle per scoprire finalmente quale sia il disegno di questa stagione non può permettersi di prescindere da alcun tassello. Tutti uniti, tutti insieme: così recita il motto che ha momentaneamente, ma necessariamente, preso il posto del tradizionale “fino alla fine”. Tutti, e dunque anche chi ha vissuto ai margini alcune delle tappe più delicate di questo avvio al di sotto delle più funeste previsioni estive. Come Bonucci, tanto per citare il caso più emblematico: le panchine a Monza e nel derby hanno certificato come il centrale non sia più in cima alle gerarchie di Allegri e hanno aperto crepe in cui si infilano le più o meno latenti voci di rapporti sempre meno idilliaci con l’ambiente. Per questo, all’indomani di un successo nella stracittadina che alla Continassa auspicano rappresenti – ma per davvero, questa volta – una svolta nel campionato bianconero, quello del difensore viterbese è un tema attuale. Lui ringhia in campo, quando viene impiegato, e anche sui social, senza targhe alterne, intanto lo staff lavora per preservarne lo status di risorsa, anche se con una centralità ridotta rispetto al passato. Perché i 35 anni iniziano a pesare, perché i muscoli oggi vanno gestiti con più cautela rispetto a ieri. Per spremerne il meglio da qui a fine stagione e poi, con ogni probabilità, fino a fine contratto, nel 2024, a dispetto delle chiacchiere di mercato che accompagnano ogni sua esclusione.

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Il futuro di Alex Sandro

Chi a scadenza arriverà già la prossima estate, a proposito di tasselli che necessitano di una sostanziosa riverniciata, è invece Alex Sandro, la cui prestazione contro il Torino ha rappresentato un bagliore di luce in un cielo però ormai all’imbrunire. Il brasiliano appare involuto ormai da anni, a tratti persino indolente, ma nella posizione di braccetto sinistro in cui è stato impiegato sabato pomeriggio – non per la prima volta – potrebbe trovare una dimensione idonea per garantire il suo apporto nei prossimi mesi. A costo di ridurre le alternative sulla corsia di sinistra, zona del campo che per la società resta in ogni caso prioritaria, anche nel breve termine, quando si tornerà a parlare di rinforzi da setacciare sul mercato.

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Il Kean che sarà

Alla voce entrate, nell’estate 2023, figurerà con ogni probabilità il nome di Kean, il cui riscatto dall’Everton per 28 milioni dopo il prestito biennale è sì obbligatorio, ma pur sempre condizionato al raggiungimento di risultati sportivi nella stagione in corso. Allegri continua a credere nel canterano classe 2000 e, ciclicamente, a offrirgli opportunità, che però il più delle volte vengono cestinate proprio come la macroscopica chance di sabato a un passo soltanto dalla porta difesa da Milinkovic-Savic. Numericamente l’ex Psg è però necessario e, in ogni caso, una sua uscita risulta improbabile: vuoi perché andrebbe appunto sostituito in rosa, vuoi perché la valutazione dell’estate scorsa pende sulla sua testa come una spada di Damocle. Anche lui, allora, è uno dei tasselli da rivitalizzare per completare il puzzle della risalita.

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TORINO - La Juventus che sta faticosamente assemblando i pezzi del puzzle per scoprire finalmente quale sia il disegno di questa stagione non può permettersi di prescindere da alcun tassello. Tutti uniti, tutti insieme: così recita il motto che ha momentaneamente, ma necessariamente, preso il posto del tradizionale “fino alla fine”. Tutti, e dunque anche chi ha vissuto ai margini alcune delle tappe più delicate di questo avvio al di sotto delle più funeste previsioni estive. Come Bonucci, tanto per citare il caso più emblematico: le panchine a Monza e nel derby hanno certificato come il centrale non sia più in cima alle gerarchie di Allegri e hanno aperto crepe in cui si infilano le più o meno latenti voci di rapporti sempre meno idilliaci con l’ambiente. Per questo, all’indomani di un successo nella stracittadina che alla Continassa auspicano rappresenti – ma per davvero, questa volta – una svolta nel campionato bianconero, quello del difensore viterbese è un tema attuale. Lui ringhia in campo, quando viene impiegato, e anche sui social, senza targhe alterne, intanto lo staff lavora per preservarne lo status di risorsa, anche se con una centralità ridotta rispetto al passato. Perché i 35 anni iniziano a pesare, perché i muscoli oggi vanno gestiti con più cautela rispetto a ieri. Per spremerne il meglio da qui a fine stagione e poi, con ogni probabilità, fino a fine contratto, nel 2024, a dispetto delle chiacchiere di mercato che accompagnano ogni sua esclusione.

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