Pogba e Chiesa, piano Juventus: quando tornano in campo

Ieri il francese, accolto dai grandi sorrisi dei compagni, ha svolto lavoro atletico e tecnico evitando solo la partitella finale

TORINO - "Non ci credo", esclama due volte sorridendo Arek Milik, prima di salutare Paul Pogba che ha appena raggiunto i compagni ai bordi del campo della Continassa. Poi il doppio cinque e l’abbraccio con Danilo, i saluti con lo staff, mentre altri compagni, non inquadrati dalle telecamere di Juventus Tv che riprendono la scena, commentano scherzando: "Guarda chi c’è! Pogback, come back!". Se la vittoria nel derby di sabato aveva rasserenato il clima in casa bianconera, fattosi temporalesco dopo la sconfitta con il Milan e la débacle di Haifa con il Maccabi, ieri il sorriso del campione del mondo francese ha portato un altro raggio di sole sulla Continassa, già illuminata dai progressi di Federico Chiesa, ormai pronto per tornare tra i convocati venerdì sera contro l’Empoli. E magari anche per assaggiare di nuovo il campo, in vista di uno spezzone prezioso da giocare contro il Benfica a Lisbona martedì 25, nel giorno del suo venticinquesimo compleanno. Al Da Luz, dove la Juventus cercherà di tenere in vita le poche speranze di raggiungere gli ottavi di Champions e al tempo stesso di non precludersi la strada secondaria verso l’Europa League, sogna di esserci anche Pogba, ma difficilmente la sua presenza in Portogallo potrebbe andare oltre il sostegno morale.

L'obiettivo di Pogba

E’ la sfida dell’ultima giornata contro il Paris Saint-Germain all’Allianz Stadium, quella cerchiata sul suo calendario. "E’ solo il primo giorno", ha detto il Polpo alle telecamere dopo aver rivolto i palmi delle mani al cielo come in preghiera, prima di impegnarsi in uno scatto. Un primo giorno di allenamento parzialmente in gruppo che Pogba aspettava dal 24 luglio, quando a causa di un dolore al ginocchio destro aveva lasciato i compagni che stavano lavorando sul terreno della Loyola University di Los Angeles. Il giorno dopo gli esami avevano rivelato la rottura del menisco laterale del ginocchio destro, operato il 5 settembre dopo che il giocatore, contro il parere dei medici, aveva deciso di risolvere il problema con una terapia conservativa rivelatasi inutile (anzi, dannosa perché nel frattempo la lesione era peggiorata). Asportato finalmente il menisco, tutto è proceduto per il meglio e Pogba sta anche anticipando i tempi, che prevedevano il rientro in gruppo dopo otto settimane. Ne sono passate sei, ma come detto ieri con i compagni si è allenato soltanto parzialmente. Un parziale corposo, però.

La data cerchiata in rosso

Il francese ha lavorato con il resto della squadra prima in palestra e poi in campo al mattino, solo sul campo nel pomeriggio, in una giornata trascorsa interamente alla Continassa da tutti i bianconeri, Pogba ha scattato, ha lavorato con il pallone e calciato in porta, evitando solo la partitella finale otto contro otto. Abbastanza per sorridere: "Felicissimo di essere di nuovo sul campo", ha scritto sui social postando le foto dell’allenamento. Ora tutto dipenderà dalle reazioni del ginocchio e più in generale del fisico di Paul agli stimoli sempre più intensi a cui si sottoporrà allenamento dopo allenamento. Dal momento che si gioca a Torino, Allegri potrebbe anche decidere di convocarlo venerdì con l’Empoli per fargli riassaporare il clima della partita e l’aria dello spogliatoio, ma la sua presenza in panchina sarebbe soltanto da tifoso. Qualche speranza di avere un ruolo più attivo può nutrirla come detto per la trasferta di Lisbona, ma è per quella a Lecce del 29 ottobre che l’ipotesi di un Pogba convocato, e non come tifoso, è davvero concreta. Ci spera il Polpo e ci spera la Juventus tutta. Perché è vero che tra meno di un mese la stagione si interromperà per il Mondiale (evento a cui Pogba vuole arrivare in forma), ma a novembre i bianconeri affronteranno Psg, Inter, Verona e Lazio. E affrontarle con Pogba sarebbe meglio.

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