La liturgia potrebbe anche ripetersi.
L’abbraccio in mezzo al campo, ad esempio. A pochi minuti dal fischio d’inizio di Juventus-Empoli (in programma domani sera alle 20:45). Molto simile a quello che c’è stato sabato scorso, prima di Torino-Juventus.
Poi il grido all’unisono, il motto: "Crediamoci, aiutiamoci".
E chissà: magari anche - nelle speranze e negli auspici dei diretti interessati - potrebbe essere in arrivo persino un abbraccio da fischio finale, post vittoria, anch’esso simile a quello che c’è stato dopo il derby della Mole. Si tratterebbe di ben altro spettacolo rispetto a quegli sguardi contriti da Bamby-post-sparo-del-cacciatore cui ultimamente avevano abituato i calciatori bianconeri. I quali si auto esponevano a pubblico ludibrio, al cospetto dei tifosi, dopo i vari ko contro il Benfica, o contro il Monza, o contro il Milan, o contro il Maccabi Haifa.
I latini, i filosofi, i semiologi parlano di “aliquid pro aliquo”: qualcosa che sta per qualcos’altro. Nell’un caso, l’abbraccione di gruppo, gli sguardi contriti significavano la resa di una gruppo di giocatori. Nell’altro caso, la carica di una squadra.
Ed è proprio sul concetto di squadra che Massimiliano Allegri prova a insistere. Atleticamente, del resto, si può incidere sino ad un certo punto. Se anche - come sembra - qualcosa non è andato nel verso giusto in termini di preparazione, beh, non è che si possa iniziare ora a lavorare all’improvviso al 170 per cento rispetto a prima. Conviene dunque insistere sulla tattica, per Juve-Empoli. E sulle teste, sui rapporti, sulle motivazioni, sullo spiritio di sacrificio, sul senso di appartenenza.

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Non era così scontato che succedesse: spesso in occasione delle partite serali Allegri opta per una “gestione all’inglese”, ergo un liberi tutti alla vigilia - dopo l’allenamento - e un ritrovo direttamente in mattinata il giorno del match. Tende a voler alleggerire il clima, di solito, e sgombrare le menti. In questo caso, invece, sceglie piuttosto di provare a sfruttare l’energia positiva sulla scorta di quanto accaduto la settimana scorsa.
In teoria, può essere una ottima idea. Ma il responso passa ora alla pratica.
