Juventus, disastro Champions. Allegri a casa

Il ko contro il Benfica costa l'eliminazione. Il tecnico che aveva portato la Juve a un passo dal paradiso, firma una delle pagine più umilianti. Ma se con Cuadrado e Bonucci si crolla, con Iling e Soulé si guarda al futuro
Juventus, disastro Champions. Allegri a casa© EPA

Addio Champions League. Ora lo dice l’aritmetica: la batosta in casa del Benfica travolge l’ambiente in maniera irreparabile. La Juventus di Massimiliano Allegri saluta infatti il gotha del calcio. E proprio quel tecnico che in passato l’aveva portata ad un passo dal paradiso, a dispetto di tutto e tutti, ora la fa sprofondare nell’abisso intestandosi una delle pagine più deprimenti della storia bianconera. Come se non bastasse, si fa tortuosa persino la strada per l’Europa League: tocca marcare stretto il Maccabi Haifa. 

La Juventus dei pensionati

Primo tempo e inizio del secondo da museo degli orrori. Sbeffeggiati, umiliati e surclassati. Che approccio...  I bianconeri a tratti sono sembrati dei proverbiali pensionati, lì in Portogallo. Quasi non ci hanno manco provato, inizialmente: in balia completa delle giocate tecniche e rapide degli avversari, sono riusciti ad opporre (si fa per dire) solo contrasti persi e giocate timide. Tanto che più ancora del gol di Antonio Silva, al 17’, ha stupito quello di Kean per il momentaneo 1-1 juventino. Essì perché la differenza di energie e qualità risultava evidente. Inevitabile è infatti giunto il crescendo dei lusitani. Joao Mario, Rafa Silva, Ancora Rafa Silva… Esultanze continue da una parte, errori clamorosi e nervosismo dall’altra. Bonucci e Cuadrado, ad esempio, si sono affrontati a brutto muso dopo il rigore provocato. E le scintille sono proseguite accendendo mica una reazione, no. Semmai l’ansia e la paura, che divampavano.

Iling, Miretti e Soulé: la svolta

La svolta c’è stata però quando il terrore ha ceduto posto alla sfrontatezza e all’incoscienza. Iling Jr e Soulé, Miretti. Eccoli qua i bianconeri che hanno ridestato la Juventus più o meno mentre Cuadrado (che aveva provocato ingenuamente il rigore) e Bonucci (svariati errori pendenti) si sedevano in panchina. Iling è stato devastante a sinistra propiziando il gol di Milik e poi quello di McKennie per il 4-3 che ha riacceso le speranze. Soulé pure, ha fatto la sua parte. Si spera che l’uno e l’altro, la loro parte, abbiano modo di farla anche in futuro. Occorre voltare pagina. Serve un nuovo inizio.

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