Pagina 2 | Juventus, Iling per Cuadrado: Allegri e l'idea di Brambilla

Il nome nuovo, in questa incerottata e claudicante Juventus, è quello di Samuel Iling Junior. Un profilo inedito per i più, sbucato fuori negli ultimi giorni dalla sempre più prolifica palestra che risponde al nome di Next Gen. Un giocatore, però, che negli ultimi mesi è stato inquadrato ed esaltato da chi, della seconda squadra bianconera, è al timone. Il tecnico Brambilla, dopo sette stagioni e tre scudetti nel vivaio dell’Atalanta, in estate ha accettato la scommessa della Juventus, scoprendo quasi subito le doti dell’esterno offensivo. Quasi perché l’ex Chelsea, in realtà, ha saltato la prima parte di ritiro e si è unito ai compagni soltanto a fine luglio, così da smaltire le tossine accumulate nelle gambe durante la cavalcata che lo ha visto diventare campione d’Europa Under 19 con l’Inghilterra. Tra doppi allenamenti a Vinovo e numerosi test amichevoli, complice lo slittamento del via della stagione in Serie C, l’allenatore si è ben presto invaghito delle qualità tecniche ed atletiche del 19enne, provando in settimana tutte le soluzioni possibili per sfruttarne appieno il potenziale in partita. E, proprio in partita, Iling è stato il principale protagonista dell’avvio stagionale della Next Gen, con quattro gol e un assist in sette partite, bottino che ne fa tuttora il capocannoniere del gruppo.

Iling, la doppia soluzione a disposizione della Juventus di Allegri

E quel ruolino di marcia, il ragazzo cresciuto nell’Academy dei Blues fin dall’età di 8 anni, l’ha scritto percorrendo su e giù l’amata fascia sinistra, ma non soltanto. Perché Brambilla, esperimento dopo esperimento, si è convinto a imboccare anche una via alternativa. Ovvero quella che ha previsto il dirottamento di Iling, mancino naturale, sulla fascia destra. Così da permettergli non soltanto di puntare l’uomo e raggiungere il fondo, marchio di fabbrica dell’ala inglese, come scoperto sulla propria pelle anche dalla retroguardia del Benfica martedì sera al Da Luz, ma anche di ampliare il bagaglio di soluzioni a disposizione convergendo verso il centro per imbucare in verticale il pallone oppure calciare. Anche perché la conclusione in porta certo non fa difetto al giovane cresciuto insieme all’amico fraterno Musiala: Iling ha realizzato 15 reti in 66 presenze in Under 19, prima di meritare la promozione in Next Gen e quindi la chiamata di Allegri, che lo ha fatto esordire in prima squadra venerdì scorso contro l’Empoli e quindi gli ha dato continuità in Champions League.

Sì, caro Allegri devi proprio cambiare aria. Largo ai ragazzi del 2003

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Juventus, nuovi scenari per Iling

Quella continuità, in campo, che ora Iling confida di rosicchiare (anche) in virtù della sua versatilità tattica. Perché a sinistra la Juventus è oggi coperta dal solido rendimento di Kostic, uno dei pochi quantomeno a non aver deragliato in questa sciagurata prima parte di stagione, mentre a breve il gruppo bianconero riabbraccerà anche il lungodegente Chiesa. Ma, sulla destra, lo scenario è profondamente differente. Vuoi per i cronici problemi di Di Maria, sotto forma di squalifiche quando non di infortuni, vuoi per il rendimento al ribasso di Cuadrado, uno dei tanti elementi in scadenza di contratto e anche di energie psico-fisiche, a 34 anni, per perorare la causa bianconera. Ecco, allora, che non suona poi così peregrino l’indiretto invito di Brambilla all’indirizzo di Allegri. Che, nella notte più buia, ha trovato una stella luminosa. Soltanto il tempo potrà svelare se si tratti di una nuova Sirio, la più brillante in assoluto, o di una meteora, destinata ad affievolirsi. Intanto, però, in questa Juventus fiacca e spompata, la fresca energia di Iling, abbinata alla sua esuberanza tecnica e alla sfrontatezza dei suoi 19 anni, non può che fare bene. Anche in un 3-5-2, per quanto Iling sia più abituato a vestire l’abito tattico del 4-3-3 o del 4-2-3-1. Sull’amata corsia di sinistra così come sulla nuova frontiera di destra.

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Juventus, nuovi scenari per Iling

Quella continuità, in campo, che ora Iling confida di rosicchiare (anche) in virtù della sua versatilità tattica. Perché a sinistra la Juventus è oggi coperta dal solido rendimento di Kostic, uno dei pochi quantomeno a non aver deragliato in questa sciagurata prima parte di stagione, mentre a breve il gruppo bianconero riabbraccerà anche il lungodegente Chiesa. Ma, sulla destra, lo scenario è profondamente differente. Vuoi per i cronici problemi di Di Maria, sotto forma di squalifiche quando non di infortuni, vuoi per il rendimento al ribasso di Cuadrado, uno dei tanti elementi in scadenza di contratto e anche di energie psico-fisiche, a 34 anni, per perorare la causa bianconera. Ecco, allora, che non suona poi così peregrino l’indiretto invito di Brambilla all’indirizzo di Allegri. Che, nella notte più buia, ha trovato una stella luminosa. Soltanto il tempo potrà svelare se si tratti di una nuova Sirio, la più brillante in assoluto, o di una meteora, destinata ad affievolirsi. Intanto, però, in questa Juventus fiacca e spompata, la fresca energia di Iling, abbinata alla sua esuberanza tecnica e alla sfrontatezza dei suoi 19 anni, non può che fare bene. Anche in un 3-5-2, per quanto Iling sia più abituato a vestire l’abito tattico del 4-3-3 o del 4-2-3-1. Sull’amata corsia di sinistra così come sulla nuova frontiera di destra.

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