Pagina 2 | Juventus, Perin e la clamorosa rivelazione: “Sono stato vicino al ritiro”

Mattia Perin, ospite in una diretta su Instagram, ha affrontato diversi temi delicati riguardanti la sua carriera e alcuni momenti piuttosto complicati, rivelando di essere stato a un passo dal ritiro. Per fortuna, però, non si è trattato di una scelta definitiva. Oggi, infatti, è una figura importantissima per la Juventus di Massimiliano Allegri, sia in campo che nello spogliatoio. In questa stagione, complice anche gli infortuni patiti da Szczesny, ha già collezionato nove presenze tra Serie A (sette, quattro delle quali senza subire reti) e Champions League (due).

Perin e i sacrifici a inizio carriera

L'estremo difensore di Latina, nella lunga chiacchierata sui social, riavvolge indietro il nastro e parla dei sacrifici compiuti a inizio carriera: "Quando si compiono dei sacrifici per la propria passione, non credo siano sacrifici. Ho fatto delle cose che erano utili per farmi raggiungere il mio obiettivo. Se ci fosse stato da fare ancora di più, l'avrei fatto. Come sono grato alla vita a tutto quello che ho, sono grato di fare il lavoro che amo".

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Perin tra infortuni, cadute e fallimenti

Una carriera importante nella quale non sono mancati i momenti difficili e le cadute: "La salute mentale non guarda in faccia a nessuno, siamo tutti uguali. La sofferenza, le crisi e gli ostacoli fanno parte della vita di tutti quanti, ma ci sono modi diversi per affrontarli: rimanere fermi o cercare di capire perché c'è quella crisi o quella sofferenza. Se rimani fermo, la crisi e la sofferenza diventeranno ancora più grandi. Gli infortuni che ho avuto sono colpa mia, le cose arrivano perché tu le vuoi, non per caso. Tutti quanti dobbiamo porci un obbietivo, ma ci deve essere uno scopo superiore: fare del bene agli altri e lasciare il nostro segno nel mondo. Voglio usare la mia mediaticità in maniera positiva". 

La rinascita di Mattia Perin

Perin torna poi sugli infortuni e il percorso di rinascita: "Quando non ti diverti più nella tua passione, rischi di cadere in un baratro. Grazie alla mia famiglia e al mio agente, che mi ha fatto conoscere la mia mental coach, piano piano ho trovato la chiave. Non è stato un percorso facile. Chi va da una persona per farsi aiutare ha coraggio. Ad un certo punto vedi una luce in fondo che si accende sempre di più, da lì in poi è una costante crescita di se stessi".

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Perin torna poi sugli infortuni e il percorso di rinascita: "Quando non ti diverti più nella tua passione, rischi di cadere in un baratro. Grazie alla mia famiglia e al mio agente, che mi ha fatto conoscere la mia mental coach, piano piano ho trovato la chiave. Non è stato un percorso facile. Chi va da una persona per farsi aiutare ha coraggio. Ad un certo punto vedi una luce in fondo che si accende sempre di più, da lì in poi è una costante crescita di se stessi".

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