Pagina 2 | Juventus, obiettivo Carnesecchi: l'eredità di Buffon e gli altri portieri in lista

TORINO - Se la Juventus è la squadra che ha incassato meno reti in campionato (7 gol subiti in 15 partite) il merito è senza dubbio della fase difensiva della formazione di Max Allegri, ma è anche una questione di affidabilità in porta. Arrivano pochi tiri, ma quei pochi spesso non finiscono in fondo alla rete perché i guardiani bianconeri si fanno trovare pronti. Si sono succeduti in due: nove le presenze in campionato di Szczesny con tre gol incassati, sette quelle di Perin (con lo Spezia ha preso il posto del compagno infortunato nel secondo tempo) con quattro gol presi. Segnale di affidabilità che per la dirigenza bianconera conta tanto, anche nelle scelte di mercato. Ad aprile Perin aveva compiuto una scelta di vita precisa: rinnovare fino al 2025, accettando una riduzione dello stipendio annuo, con la consapevolezza di chi sa di partire come secondo ma di avere le carte per trovare spazio come del resto successo in questi primi mesi di 2022/23. E Allegri è soddisfatto del rendimento e del comportamento del suo portiere di riserva, che poi riserva non è considerato il rendimento e l’elevato livello di affidabilità. Stessa cosa vale per Szczesny, che oltre a essere un fedelissimo di Max è anche e soprattutto un leader dello spogliatoio juventino: il suo contratto termina nel 2024, ma in realtà ha un’opzione per il 2025, dunque il suo legame con i bianconeri è a lungo termine. E i numeri gli danno pienamente ragione: finché Allegri sarà alla guida della Juventus, difficile immaginare una rivoluzione in porta.

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Sognando Donnarumma

Però è un dato di fatto che la Juventus si sia mossa e sia sempre vigile sulla situazione portieri. Del resto da anni si parla di un dopo Buffon, con un portiere italiano che possa raccoglierne l’eredità. Dieci anni fa sembrava che il club bianconero lo avesse trovato in Leali, che poi ha costruito una solida carriera in Serie B. Poi si era parlato di Donnarumma, che invece ha scelto Parigi, ma resta il sogno nel cassetto dei bianconeri. Ora è ripartita la corsa e il nome in cima alla lista per il domani juventino in porta è quello di Carnesecchi, capitano dell’Under 21 e portiere di proprietà dell’Atalanta, ora tornato in prestito alla Cremonese. Lo ha cercato la Lazio, che poi aveva deciso di virare su Provedel, lo seguono i bianconeri per i quali rappresenta un’opzione per il futuro. Carnesecchi è reduce da un brutto infortunio alla spalla con conseguente intervento chirurgico: ora si sta rilanciando, conquistando la titolarità nella Cremonese e riprendendosi anche la Nazionale Under 21 (ieri in giornata difficile, con 4 gol presi dalla Germania). L’Atalanta lo aveva pagato poco più di un milione dal Cesena quando aveva 16 anni e mezzo, ma non punta su di lui per il futuro, avendo ampiamente investito su Musso e potendo contare su un secondo come Sportiello. Sarebbe più facilmente raggiungibile - anche attraverso formule gradite - di altri profili comunque sondati in questi mesi, come quello di Vicario: l’Empoli lo ha pagato 8,5 milioni (secondo acquisto più costoso nella storia del club toscano) e adesso ne chiede almeno il doppio. E poi ha mercato all’estero: in Inghilterra, dove i portieri italiani sono sempre molto apprezzati, lo seguono con attenzione. Nelle ricerca di un nuovo Buffon, tuttavia, la Juventus può stare tranquilla con Szczesny e Perin, due tra i migliori interpreti del ruolo nel nostro campionato.

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Sognando Donnarumma

Però è un dato di fatto che la Juventus si sia mossa e sia sempre vigile sulla situazione portieri. Del resto da anni si parla di un dopo Buffon, con un portiere italiano che possa raccoglierne l’eredità. Dieci anni fa sembrava che il club bianconero lo avesse trovato in Leali, che poi ha costruito una solida carriera in Serie B. Poi si era parlato di Donnarumma, che invece ha scelto Parigi, ma resta il sogno nel cassetto dei bianconeri. Ora è ripartita la corsa e il nome in cima alla lista per il domani juventino in porta è quello di Carnesecchi, capitano dell’Under 21 e portiere di proprietà dell’Atalanta, ora tornato in prestito alla Cremonese. Lo ha cercato la Lazio, che poi aveva deciso di virare su Provedel, lo seguono i bianconeri per i quali rappresenta un’opzione per il futuro. Carnesecchi è reduce da un brutto infortunio alla spalla con conseguente intervento chirurgico: ora si sta rilanciando, conquistando la titolarità nella Cremonese e riprendendosi anche la Nazionale Under 21 (ieri in giornata difficile, con 4 gol presi dalla Germania). L’Atalanta lo aveva pagato poco più di un milione dal Cesena quando aveva 16 anni e mezzo, ma non punta su di lui per il futuro, avendo ampiamente investito su Musso e potendo contare su un secondo come Sportiello. Sarebbe più facilmente raggiungibile - anche attraverso formule gradite - di altri profili comunque sondati in questi mesi, come quello di Vicario: l’Empoli lo ha pagato 8,5 milioni (secondo acquisto più costoso nella storia del club toscano) e adesso ne chiede almeno il doppio. E poi ha mercato all’estero: in Inghilterra, dove i portieri italiani sono sempre molto apprezzati, lo seguono con attenzione. Nelle ricerca di un nuovo Buffon, tuttavia, la Juventus può stare tranquilla con Szczesny e Perin, due tra i migliori interpreti del ruolo nel nostro campionato.

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