La Juve si difende così. Ecco qual è il rischio massimo per i bianconeri

La Figc apre un fascicolo sugli stipendi. In base all’articolo 31 del codice di giustizia sportiva, relativo alle violazioni in materia gestionale ed economica, il rischio più concreto, qualora si arrivasse in ambito sportivo a un nuovo processo (più probabile per la questione stipendi che per le plusvalenze) sarebbe di un’ammenda o di un’ammenda e punti di penalizzazione
La Juve si difende così. Ecco qual è il rischio massimo per i bianconeri© LAPRESSE

TORINO - Per la Juventus si riapre anche, come era previsto, il fronte della Giustizia Sportiva. La Procura Federale ha infatti aperto un procedimento sulle scritture private tra la Juventus e i suoi calciatori relative agli stipendi del periodo in cui le competizioni erano state sospese per il Covid. Quelle grazie alle quali, secondo la Procura della Repubblica di Torino, la società bianconera avrebbe ottenuto un taglio fittizio degli stipendi e una riduzione dei costi nei bilanci al 30 giugno 2020 e 30 giugno 2021. Fronte, quello federale, che aveva iniziato a riaprirsi già subito dopo la chiusura dell’indagine Prisma, quando il procuratore della Figc Giuseppe Chinè aveva chiesto agli inquirenti della Procura della Repubblica gli atti dell’inchiesta. Atti che la Procura Figc ha ricevuto pochi giorni fa e una volta esaminati i quali ha deciso di aprire il nuovo procedimento.

Il procedimento contro la Juve (e non solo) aperto nel 2021

Nuovo perché un procedimento contro la Juventus, e non solo, il procuratore Chinè lo aveva già aperto nel 2021: quello legato alle plusvalenze ritenute fittizie e irregolari, per il quale erano andate a processo al Tribunale della Figc 11 società (Juventus, Napoli, Empoli, Genoa, Sampdoria, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli, Novara e Chievo) e 59 dirigenti. Tutti assolti il 15 aprile 2022, perché «non si può fissare in maniera oggettiva il valore di un calciatore», e anche il 17 maggio quando la Corte d’Appello respinse il ricorso della Procura federale.

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Il nuovo procedimento

Procura Federale che ora, appunto, torna all’assalto sul fronte degli accordi sugli stipendi, ma che non è escluso possa riaprire anche l’inchiesta sulle plusvalenze, qualora dagli atti ricevuti dalla Procura della Repubblica emergessero, grazie alle intercettazioni, elementi di cui Chinè non era in possesso, tali da far revocare l’assoluzione del 15 aprile.

Il nuovo procedimento, e l’eventuale riapertura dell’inchiesta sulle plusvalenze, tornano a suscitare nei tifosi la domanda sui rischi che corre la Juventus in ambito sportivo. In base all’articolo 31 del codice di giustizia sportiva, relativo alle violazioni in materia gestionale ed economica, il rischio più concreto, qualora si arrivasse in ambito sportivo a un nuovo processo (più probabile per la questione stipendi che per le plusvalenze) sarebbe di un’ammenda o di un’ammenda e punti di penalizzazione. Nuovo processo in cui la Juventus si difenderebbe come nel precedente riguardo alle plusvalenze, sostenendo la congruità dei propri comportamenti relativamente alla vicenda stipendi, come farà davanti alla giustizia ordinaria. Solo nel caso in cui gli eventuali illeciti fossero ritenuti determinanti per consentire l’iscrizione ai campionati della Juventus, la pena potrebbe arrivare fino alla retrocessione. Scenario che al momento però non sembra ipotizzabile.

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TORINO - Per la Juventus si riapre anche, come era previsto, il fronte della Giustizia Sportiva. La Procura Federale ha infatti aperto un procedimento sulle scritture private tra la Juventus e i suoi calciatori relative agli stipendi del periodo in cui le competizioni erano state sospese per il Covid. Quelle grazie alle quali, secondo la Procura della Repubblica di Torino, la società bianconera avrebbe ottenuto un taglio fittizio degli stipendi e una riduzione dei costi nei bilanci al 30 giugno 2020 e 30 giugno 2021. Fronte, quello federale, che aveva iniziato a riaprirsi già subito dopo la chiusura dell’indagine Prisma, quando il procuratore della Figc Giuseppe Chinè aveva chiesto agli inquirenti della Procura della Repubblica gli atti dell’inchiesta. Atti che la Procura Figc ha ricevuto pochi giorni fa e una volta esaminati i quali ha deciso di aprire il nuovo procedimento.

Il procedimento contro la Juve (e non solo) aperto nel 2021

Nuovo perché un procedimento contro la Juventus, e non solo, il procuratore Chinè lo aveva già aperto nel 2021: quello legato alle plusvalenze ritenute fittizie e irregolari, per il quale erano andate a processo al Tribunale della Figc 11 società (Juventus, Napoli, Empoli, Genoa, Sampdoria, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli, Novara e Chievo) e 59 dirigenti. Tutti assolti il 15 aprile 2022, perché «non si può fissare in maniera oggettiva il valore di un calciatore», e anche il 17 maggio quando la Corte d’Appello respinse il ricorso della Procura federale.

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