Allegri e il retroscena sullo staff Juve: “Sono tutti più bravi di me”

La 'lezione' del tecnico bianconero in un incontro in streaming con l'Università politecnica delle Marche

"Gestire momenti di negatività, com'è successo quest'anno all'inizio, è importante farlo con grande lucidità, rimanendo un po' staccati da quello che possono essere coinvolgimenti emozionali. Soprattutto perché all'interno di un team, da noi sono 100 persone, la squadra, massaggiatori, magazzinieri fisioterapisti, siamo tantissimi ed è normale ci possano essere paure. L'aspetto psicologico nel rasserenare e dare serenità è molto importante, questo sicuramente spetta ai responsabili". A parlare è Max Allegri in un incontro in streaming con l'Università politecnica delle Marche, da docente del seminario "Team working e comunicazione delle vittorie e delle sconfitte" del Corso di perfezionamento in "Comunicare il cancro, la medicina e la salute" promosso dalla direttrice di Clinica Oncologica Rossana Berardi.

Allegri: "L'aspetto psicologico è fondamentale"

Il tecnico della Juventus ha poi aggiunto: "La sconfitta va gestita: è normale che quando esci dalla partita e perdi, in quel momento hai momenti di rabbia; infatti dico sempre bisogna stare solamente zitti, in silenzio, far passare un po' di ore e poi lavorarci e ragionare su quelle cose che avevamo sbagliato e la sconfitta è una cosa che va trasformata in un'opportunità per cercare di ritornare a vincere. Sara banale ma nella vita non si può sempre perdere ma non si può sempre neanche vincere. Quindi bisogna essere pronti, soprattutto quando le cose vanno bene a prepararsi a quello che sarà il momento della sconfitta. Se uno si prepara psicologicamente. È normale che nel momento la sconfitta lo gestisce in un modo diverso. Ogni tanto si può anche prevedere e quindi ancora più facile da gestire".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Allegri e la gestione del team di lavoro

Allegri, rispondendo alle domande della prof.ssa Berardi e di Mauro Boldrini, direttore comunicazione Aiom (Associazione italiana oncologia medica), si è soffermato sulla gestione del team di lavoro soprattutto quando ci sono "difficoltà e idee diverse": "Il confronto aiuta tantissimo. Soprattutto credo è importante far capire a quelli che lavorano nel team che ci possano essere divergenze, ma è sempre comunque un'opportunità di crescita. Per lo staff ho scelto tutte persone più brave di me, mi completano caratterialmente e tecnicamente. La gestione dell'imprevisto è la cosa più difficile da fare ma anche quella si può allenare sempre lavorando come team soprattutto sull'aspetto psicologico: anche l'imprevisto deve esser visto, lo dico a tutti i collaboratori, come opportunità di crescita per trovare una soluzione diversa, comunque vincente" ha spiegato l'allenatore bianconero.

Allegri e il caso della Juventus del 2015

La situazione vissuta dalla Juventus nel 2015 è l'esempio perfetto per Allegri: "Eravamo dodicesimi in classifica dopo dieci partite: facciamo una partita a Sassuolo, giocammo una buona partita, perdemmo su un calcio di punizione. Era il momento più negativo e in quei momenti lì si vede più nero di quello che sembra e vanno gestiti in modo migliore: dopo 19 partite abbiamo rigiocato con il Sassuolo in casa, ma in quel momento eravamo primi in classifica, giocammo una partita brutta, vincemmo 1-0. Tutti dissero che la squadra aveva fatto una grande partita. In un momento negativo in cui mancavano risultati, la prestazione sembrava bruttissima. Dopo un girone, quando eravamo prima in classifica e abbiamo giocato una brutta partita, vincendo, tutto sembrava oro".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

"Gestire momenti di negatività, com'è successo quest'anno all'inizio, è importante farlo con grande lucidità, rimanendo un po' staccati da quello che possono essere coinvolgimenti emozionali. Soprattutto perché all'interno di un team, da noi sono 100 persone, la squadra, massaggiatori, magazzinieri fisioterapisti, siamo tantissimi ed è normale ci possano essere paure. L'aspetto psicologico nel rasserenare e dare serenità è molto importante, questo sicuramente spetta ai responsabili". A parlare è Max Allegri in un incontro in streaming con l'Università politecnica delle Marche, da docente del seminario "Team working e comunicazione delle vittorie e delle sconfitte" del Corso di perfezionamento in "Comunicare il cancro, la medicina e la salute" promosso dalla direttrice di Clinica Oncologica Rossana Berardi.

Allegri: "L'aspetto psicologico è fondamentale"

Il tecnico della Juventus ha poi aggiunto: "La sconfitta va gestita: è normale che quando esci dalla partita e perdi, in quel momento hai momenti di rabbia; infatti dico sempre bisogna stare solamente zitti, in silenzio, far passare un po' di ore e poi lavorarci e ragionare su quelle cose che avevamo sbagliato e la sconfitta è una cosa che va trasformata in un'opportunità per cercare di ritornare a vincere. Sara banale ma nella vita non si può sempre perdere ma non si può sempre neanche vincere. Quindi bisogna essere pronti, soprattutto quando le cose vanno bene a prepararsi a quello che sarà il momento della sconfitta. Se uno si prepara psicologicamente. È normale che nel momento la sconfitta lo gestisce in un modo diverso. Ogni tanto si può anche prevedere e quindi ancora più facile da gestire".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Allegri e il retroscena sullo staff Juve: “Sono tutti più bravi di me”
2
Allegri e la gestione del team di lavoro