La data dell'udienza preliminare
La giustizia ordinaria, invece, viaggia inevitabilmente a ritmi meno serrati. Il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e i pm Mario Bendoni e Ciro Santoriello hanno chiesto il rinvio a giudizio della Juventus, di Andrea Agnelli e di altre undici figure apicali del club, o ormai ex, in data 30 novembre e ora l’attesa è per l’annuncio del Gip e, a rimorchio, della data dell’udienza preliminare. Una data, però, che non dovrebbe trovare collocazione a stretto giro di posta: verso febbraio, verosimilmente, e magari nella seconda parte del mese. Uno scenario che apre a tempi decisamente lunghi – a patto che il fascicolo non venga archiviato, naturalmente – tra dibattimento e gradi di giudizio vari. Tempi che, in realtà, potrebbero dilatarsi ulteriormente qualora la Procura Generale della Cassazione di Roma dovesse accogliere l’istanza della Juventus, che ha chiesto di ritenere competente la Procura della Repubblica di Milano, dal momento che lì ha sede la Borsa Italiana, dove il club bianconero è quotato. È evidente, infatti, che la trasmissione degli atti e il loro studio approfondito da parte di un nuovo pool di pm imporrebbe un ulteriore allungamento delle tempistiche, con ogni probabilità ben oltre la prossima estate. Almeno questo passaggio, se non altro, arriverà a breve, dato che l’istanza bianconera è del 28 novembre (antecedente la richiesta dei rinvii a giudizio, dunque) e di conseguenza la Procura Generale della Cassazione si dovrebbe pronunciare entro il 18 dicembre. A meno che, di fronte a un rifiuto a spostare l’eventuale processo al Foro di Milano, o in seconda battuta a quello di Roma, la Juventus non rinnovi la richiesta anche al Gup torinese durante l’udienza preliminare.