La Juve e la richiesta di sequestro di 437 mila euro: quando si discute

Fissata l’udienza in camera di consiglio per la presunta evasione dell’iva
La Juve e la richiesta di sequestro di 437 mila euro: quando si discute

TORINO - In attesa di conoscere a quale Gup, ovvero giudice delle udienze preliminari, verrà assegnato dal tribunale di Torino questo caso giudiziario che vede al centro dell’inchiesta Prisma la Juventus, e quando lo stesso calendarizzerà la prima udienza in cui provvederà a decidere chi e per quali reati dovrà andare a giudizio - potrebbe anche decidere in alcune situazioni il non luogo a procedere -, verosimilmente dovrebbe essere per il mese di febbraio, si ha un elemento di certezza in più grazie al fascicolo di bilancio consolidato e bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022 pubblicato ieri dalla Juventus. Infatti il 21 dicembre “è fissata udienza in camera di consiglio per la discussione dell’appello dei Pubblici Ministeri avverso l’ordinanza del GIP presso il Tribunale di Torino, concernente la richiesta dei Pubblici ministeri di sequestro preventivo nei confronti di Juventus di circa € 437 migliaia, quale asserito profitto dei reati tributari sopra richiamati”.

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Le richieste respinte

In prima battuta la richiesta di questa misura cautelare è stata respinta dal Gip, così come la richiesta degli arresti domicilari per Andrea Agnelli. C’è stata infatti da parte della Procura l’appello per vedere “almeno” sequestrata la somma riconducibile al presunto reato di dichiarazione fiscale fraduolenta. “poiché, nell’ipotesi dell’accusa, al fine di evadere l’iva per gli anni dal 2018 al 2021, indicavano nella dichiarazione annuale della Società relativa a detta imposta, elementi passivi fittizi (con conseguente IVA indebitamente detratta pari a complessivi € 437 migliaia), avvalendosi di fatture – emesse (personalmente o tramite proprie società) da agenti sportivi – riferite in tutto e/o in parte ad operazioni inesistenti”. E poi, “La Società è, pertanto, esposta al rischio che anche l’Agenzia delle Entrate, nell’ambito della propria ordinaria attività di verifica, avvii accertamenti e assuma posizioni difformi da quelle adottate dalla Società e pertanto avanzi contestazioni in merito al regime fiscale applicato alle citate operazioni”.

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TORINO - In attesa di conoscere a quale Gup, ovvero giudice delle udienze preliminari, verrà assegnato dal tribunale di Torino questo caso giudiziario che vede al centro dell’inchiesta Prisma la Juventus, e quando lo stesso calendarizzerà la prima udienza in cui provvederà a decidere chi e per quali reati dovrà andare a giudizio - potrebbe anche decidere in alcune situazioni il non luogo a procedere -, verosimilmente dovrebbe essere per il mese di febbraio, si ha un elemento di certezza in più grazie al fascicolo di bilancio consolidato e bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022 pubblicato ieri dalla Juventus. Infatti il 21 dicembre “è fissata udienza in camera di consiglio per la discussione dell’appello dei Pubblici Ministeri avverso l’ordinanza del GIP presso il Tribunale di Torino, concernente la richiesta dei Pubblici ministeri di sequestro preventivo nei confronti di Juventus di circa € 437 migliaia, quale asserito profitto dei reati tributari sopra richiamati”.

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