L’idea e il fine
L'idea è di costruire una nuova dirigenza (dal consiglio usciranno molto probabilmente il vicepresidente e l'amministratore delegato) e un consiglio con una fortissima attitudine amministrativa. Il fine è quello di ricostruire vertici solidi, con nessun contatto diretto con il mondo del calcio, ma che gestiscano in modo estremamente tecnico una società che ha un giro d'affari di mezzo miliardo di euro all'anno e che John Elkann, di comune accordo con Andrea Agnelli, vuole affidare a persone di totale esperienza manageriale in grado di maneggiare i conti bianconeri con inattaccabile rigore. E, soprattutto, combattere le battaglie legali che aspettano il club, intenzionato a difendersi con veemenza in tutte le sedi, da quella penale alle varie declinazioni di quella sportiva: la Juventus ha cambiato gli uomini, non la convinzione di aver ragione sulla questione del presunto falso in bilancio e il nuovo consiglio d'amministrazione sarà corazzato in questo senso. CdA che, assieme ai legali che si occupano dell'inchiesta e poi si occuperanno del processo, risponderà su queste vicende direttamente al neopresidente Ferrero.