5. Quindi si può dire che ridimensionerà le sue ambizioni?
No, nel modo più assoluto no. Scanavino ha parlato proprio diquesto alla squadra giovedì e presto lo farà anche con i tifosi: «La Juventus resta la Juventus, le sue ambizioni restano le stesse. Ovvero restare competitiva in Italia e tornare tale anche in Champions League, ma trovando anche un equilibrio economico, ma nessuno ridimensionamento è all’orizzonte». Il segnale è anche chiaro: la Juve sta cambiando dirigenza, non proprietà, che sta attrezzando la nuova società per resistere alle tempeste giudiziarie da una parte e puntare ai risultati dall’altra.
6. Cosa significa tutto questo sul mercato
Che, pur senza follie, non mancheranno acquisti importanti soprattutto su giocatori sotto i 25 anni, e ci sarà sempre l’obiettivo di portare in prima squadra almeno due o tre elementi della Next Gen per completare la rosa, tenendo sotto controllo i costi (anche a livello ingaggi), mantenendo alto il livello tecnico. In questa prima parte di stagione Fagioli e Miretti hanno dato prova di cosa può dare la seconda squadra e l’ingresso in pianta stabile di Iling Jr nella rosa di Allegri conferma la possibilità di creare un ricambio sfruttando le risorse interne.
7. Cambierà qualcosa sullo scouting e sul reclutamento di nuovi giocatori sul mercato?
Si punterà molto sullo scouting (soprattutto nei campionati meno battuti), perché l’idea è tornare a compiere operazioni come il primo Pogba o il Vidal dell’estate 2011. Giocatori presi a zero o molto poco, che hanno dimostrato di essere top player. La concorrenza economica della Premier è troppo forte per competere sui campioni affermati.
8. Perché la Juventus crea un CdA così “tecnico” a livello legale? Non bastano gli avvocati?
La proprietà vuole affrontare i tre percorsi: sportivo, civile e penale nel modo più solido possibile. C’è la ferma convinzione di John Elkann e Andrea Agnelli di essere nel giusto e da questa posizione parte la volontà di difendersi in modo duro e in ogni sede. Quindi, avere un “CdA da battaglia” (come viene informalmente definito) significa che gli avvocati avranno interlocutori molto più preparati e pronti a contribuire alla strategia difensiva. Non solo: la nuova Juventus conserverà questa struttura in cui la parte amministrativa sarà piuttosto staccata da quella prettamente sportiva.