Juventus, il futuro dell'area sportiva: la variabile Scanavino e gli scenari

Per il momento solo profili tecnici nel CdA e intanto si guarda a possibili profili alternativi a quello di Cherubini per il ruolo di direttore sportivo

No, niente Alessandro Del Piero. Del resto lo avevamo più volte scritto che il prossimo consiglio d’amministrazione avrebbe ospitato solo profili tecnici e nessun esperto di calcio. Le figure sono cinque. E lui non c’è. La nuova Juventus deve lottare innanzitutto fuori dal campo, dove ha deciso di dotarsi di superesperti del diritto e dei conti per difendersi al meglio e sposare scelte di primissima fascia grazie alle quali imbastire un futuro più solido che mai. Per quanto riguarda il pallone e il calcio giocato, invece, massima fiducia a Massimiliano Allegri che gestirà di qui a giugno la parte sportiva di concerto con Federico Cherubini. Il direttore sportivo riferirà quelle che potranno essere le richieste del tecnico per le eventuali correzioni da apportare nel mercato di riparazione di gennaio, ma la rosa è ampia e oggettivamente al momento offre una sola carenza, quella del terzino destro. Per il quale si potrebbe comunque decidere di operare con tecniche di prestiti o scambi che non richiederebbero spese folli o tali da essere così significative per il bilancio.

La situazione di Del Piero

Per quanto riguarda Del Piero potrebbe essere contattato più avanti, quando la situazione nei processi di giustizia ordinaria e sportiva godranno di una messa a fuoco più precisa. Alex, peraltro, ha fatto sapere di essere attirato da un ruolo operativo e non di mera rappresentenza.

Il futuro dell'area sportiva: la variabile Scanavino

E veniamo al futuro dell’area sportiva in cui non si può escludere la conferma dello stesso Cherubini, soprattutto se nel frattempo i nuvoloni della giustizia sportiva dovessero aver preso una spedita direzione lontano dalla Continassa. In realtà si sta pensando ad alternative e i profili che vengono presi in considerazione dipendono dalla variabile Scanavino, fresco di nomina di direttore generale e prossimo a diventare amministratore delegato. Qualora dovesse fermarsi per meno di un anno - per via degli impegni in Gedi - potrebbe essere sostituito da un ad alla Marotta, quindi con competenze calcistiche specifiche, abbinando il nuovo ingresso a un ds di profilo operativo. Qualora invece, come pare probabile, dovesse fermarsi per il triennio previsto dalla durata dello stesso consiglio d’amministrazione, allora la Juventus si doterebbe esclusivamente di un direttore sportivo dalla caratura più importante, abile nel gestire non solo le operazioni di mercato al meglio, ma anche con esperienza di gestione dello spogliatoio. E in questo caso i nomi più caldi sarebbero due: quello di Campos, attualmente al Paris Saint Germain e Petrachi, in corsa anche per ricoprire questo ruolo nella Sampdoria qualora si concretizzasse il passaggio di proprietà con uno dei fondi in corsa per sostituire la gestione Massimo Ferrero. In realtà esiste anche una terza figura che gode di ottima considerazione, quella di Frederick Massara, braccio destro di Paolo Maldini con cui ha saputo allestire la rosa che ha permesso al Milan di vincere l’ultimo scudetto. Il casting dunque è appena iniziato, ma la sensazione è che si entrerà nel vivo soltanto intorno alla metà di marzo. L’accelerata o la frenata dello scouting per individuare il dirigente sportivo dipenderà dall’andamento dei risultati che la Juventus raccoglierà dal 4 gennaio in avanti.

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