Juve, il piano di Scanavino: le condizioni per la conferma di Allegri

L’allenatore fino a giugno al comando dell’area sportiva insieme con Cherubini. Due le ipotesi per il futuro dell'area sportiva

Se non è proprio un uomo solo al comando, poco ci manca. Era arrivata, a mezzo comunicato stampa, l’investitura di John Elkann: «Massimiliano Allegri rimane il punto di riferimento dell’area sportiva della Juventus: contiamo su di lui e su tutta la squadra per continuare a vincere come hanno dimostrato di saper fare nelle ultime giornate, mantenendo alti i nostri obiettivi sul campo». Quasi due mesi dopo il Conte Max ha in mano le redini della parte calcistica di una Juventus che avrà un governo tecnico, guidato da figure professionali di finanza, revisione dei conti e giurisprudenza: le questioni di campo saranno affare di Allegri e del ds Federico Cherubini, con mandato fino al termine della stagione (ma contratto fino al 2024 per l’attuale ds).

L'obiettivo minimo per la conferma

E anche più in là, per quanto concerne la guida tecnica: i risultati andranno a condizionare le decisioni delle nuova gestione bianconera, ma - da quanto trapela - se la Juventus riuscirà a centrare l’obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Champions League (traguardo necessario per le casse societarie), l’idea è quella di andare avanti con Allegri e confermare dunque l’allenatore. O quantomeno lasciare che sia lo stesso Max a decidere se proseguire nell’avventura juventina, onorando il contratto fino al 2025, oppure scegliere di provare una nuova esperienza. E non è da escludere una permanenza anche di Cherubini, magari in un altro ruolo.

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Il piano di Scanavino: le due ipotesi

Come anticipato, l’area sportiva vedrà un progressivo cambiamento, al netto della situazione di Allegri, che dipenderà dal ruolo del dg - e futuro ad - Maurizio Scanavino. Il manager del gruppo Gedi, chiamato da Exor per la nuova Juventus, resterà nel Cda almeno un anno, mesi durante i quali comprenderà quanto dovrà durare il suo impegno nello specifico ruolo: a cascata, verranno prese decisioni per quanto concerne l’area sportiva. Se Scanavino dovesse fermarsi per un periodo relativamente breve, dunque fino al termine del 2023 (quando verrà approvato il prossimo bilancio), allora la strada sarebbe quella di inserire un tandem dirigenziale con una figura di vertice (alla Marotta o alla Carnevali del Sassuolo) e un ds operativo (la promozione di Giovanni Manna dalla Next Gen è un’ipotesi, non l’unica). Qualora la missione di Scanavino dovesse durare tre anni, quindi fino a tutto il 2025, allora arriverebbe solo un ds e in questo caso il nome più quotato è quello di Luis Campos del Psg, dirigente che ha affinità di vedute con Allegri e che gode della considerazione del nuovo board juventino. Stima che può vantare anche Gianluca Petrachi, altro dirigente che piace, così come Frederic Massara che è uno dei segreti del rilancio milanista.

Più sullo sfondo, almeno per il momento, le candidature di Cristiano Giuntoli, Igli Tare e Andrea Berta. Scanavino ha parlato alla squadra, rassicurando tutti sulla situazione e sulle ambizioni del club, e nella prima fase della sua avventura nel Cda avrà altre priorità: l’area sportiva resta saldamente in mano ad Allegri e Cherubini, il cui obiettivo chiaro è cercare di vincere tutto il possibile nei prossimi sei mesi, con l’accesso alla Champions come condizione necessaria per andare avanti.

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Se non è proprio un uomo solo al comando, poco ci manca. Era arrivata, a mezzo comunicato stampa, l’investitura di John Elkann: «Massimiliano Allegri rimane il punto di riferimento dell’area sportiva della Juventus: contiamo su di lui e su tutta la squadra per continuare a vincere come hanno dimostrato di saper fare nelle ultime giornate, mantenendo alti i nostri obiettivi sul campo». Quasi due mesi dopo il Conte Max ha in mano le redini della parte calcistica di una Juventus che avrà un governo tecnico, guidato da figure professionali di finanza, revisione dei conti e giurisprudenza: le questioni di campo saranno affare di Allegri e del ds Federico Cherubini, con mandato fino al termine della stagione (ma contratto fino al 2024 per l’attuale ds).

L'obiettivo minimo per la conferma

E anche più in là, per quanto concerne la guida tecnica: i risultati andranno a condizionare le decisioni delle nuova gestione bianconera, ma - da quanto trapela - se la Juventus riuscirà a centrare l’obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Champions League (traguardo necessario per le casse societarie), l’idea è quella di andare avanti con Allegri e confermare dunque l’allenatore. O quantomeno lasciare che sia lo stesso Max a decidere se proseguire nell’avventura juventina, onorando il contratto fino al 2025, oppure scegliere di provare una nuova esperienza. E non è da escludere una permanenza anche di Cherubini, magari in un altro ruolo.

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