Se non è proprio un uomo solo al comando, poco ci manca. Era arrivata, a mezzo comunicato stampa, l’investitura di John Elkann: «Massimiliano Allegri rimane il punto di riferimento dell’area sportiva della Juventus: contiamo su di lui e su tutta la squadra per continuare a vincere come hanno dimostrato di saper fare nelle ultime giornate, mantenendo alti i nostri obiettivi sul campo». Quasi due mesi dopo il Conte Max ha in mano le redini della parte calcistica di una Juventus che avrà un governo tecnico, guidato da figure professionali di finanza, revisione dei conti e giurisprudenza: le questioni di campo saranno affare di Allegri e del ds Federico Cherubini, con mandato fino al termine della stagione (ma contratto fino al 2024 per l’attuale ds).

L'obiettivo minimo per la conferma
E anche più in là, per quanto concerne la guida tecnica: i risultati andranno a condizionare le decisioni delle nuova gestione bianconera, ma - da quanto trapela - se la Juventus riuscirà a centrare l’obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Champions League (traguardo necessario per le casse societarie), l’idea è quella di andare avanti con Allegri e confermare dunque l’allenatore. O quantomeno lasciare che sia lo stesso Max a decidere se proseguire nell’avventura juventina, onorando il contratto fino al 2025, oppure scegliere di provare una nuova esperienza. E non è da escludere una permanenza anche di Cherubini, magari in un altro ruolo.
