La situazione di Pogba
Prima di Natale, dopo tanto tempo trascorso tra terapie in palestra e in piscina, Pogba è tornato a correre, passando alla fase successiva della riabilitazione dopo la rottura del menisco, a fine luglio, la decisione di intraprendere una terapia conservativa, poi fallita, ed essersi infine sottoposto a inizio settembre a un intervento chirurgico. Il suo recupero sta procedendo però a piccoli passi e non c’è ancora una data precisa sul suo rientro, anche se si ipotizzano due settimane per tornare con il gruppo: la fase di ricondizionamento fisico per ritrovare forza e resistenza nella muscolatura avrebbe dovuto durare all’incirca tre settimane, con ottimismo si guardava proprio a venerdì 13 gennaio, giorno di Napoli-Juventus, per l’appuntamento con il campo, il big match per la prima convocazione. Invece i tempi si sono ancora dilatati e occorrerà aspettare a fine mese.
Cosa garantisce Pogba
Fallito l’obiettivo Napoli, Pogba ha messo nel mirino il rientro in campo almeno a gennaio, come aveva rivelato durante la finale mondiale tra Argentina e Francia, a Evelina Christillin, membro Uefa nel Consiglio della fifa, che lo aveva incrociato in tribuna al Lusail Stadium. «Sto molto meglio, sono pronto a tornare a gennaio». La Juventus sta recuperando terreno, dopo un inizio in salita, e con il filotto di otto vittorie consecutive in campionato è saldamente in corsa per lo scudetto: prestazioni e risultati ottenuti senza Pogba, ma certo la presenza del Polpo in campo garantirebbe maggiore qualità ed esperienza. Giustamente adesso Massimiliano Allegri modella la squadra senza poter contare sul francese, anche se non vede l’ora di poterlo riabbracciare e mandare in campo. Intanto il Polpo si è portato avanti con una festa di compleanno per creare di nuovo l’ambiente dello spogliatoio.