Report: ecco perché la Juve si è arrabbiata (e noi abbiamo ripassato le tesi dei pm)

L'inchiesta della trasmissione di Rai 3 riassume solo le tesi dell'accusa, a due mesi dall'udienza preliminare e a pochi giorni dall'udienza plusvalenze davanti alla Caf

TORINO - Abbiamo visto l'inchiesta di Report dedicata alla Juventus. E abbiamo così ripassato per filo e per segno le carte dei pm che hanno indagato. Un riassunto televisivo dell'indagine della Procura di Torino, che ha visto - ancora una volta - esposte mediaticamente le sue tesi, ribadite in modo martellante da due mesi a questa parte, da quando i documenti dell'inchiesta hanno iniziato a circolare nelle redazioni (ma alcuni di questi sono noti da più di un anno). Il tutto a due mesi dall'udienza preliminare dove il Gup Picco dovrà decidere se rinviare a giudizio o meno gli indagati: insomma, non sappiamo ancora se ci sarà un processo, ma in compenso conosciamo già a memoria le accuse. È l'Italia, baby, dove i processi si celebrano con gli stralci di intercettazioni pubblicate sui giornali e recitate enfaticamente nei programmi tv. Al punto che quando il processo, quello vero, inizia, appare noioso come una replica, peggio ancora se dovesse assolvere i protagonisti della gogna precedentemente istruita o vedere ridimensionata la portata dei reati.

La versione dei pm

Detto ciò, Report ci ha dato la versione dei pm. Non quella della Juventus, che infatti si è arrabbiata e ha twittato la lettera che doveva essere letta in trasmissione e di cui è stata estrapolata solo una frase. Ma anche la decisione di anticipare la messa in onda a pochi giorni dall'udienza davanti alla Corte d'Appello Federale sull'eventuale riapertura del processo plusvalenze è parsa sospetta al club bianconero.

L'incontro

Il tutto è stato drammatizzato il giusto, come l'incontro del 23 settembre 2021 a casa di Andrea Agnelli che senza specificare troppo passa per vertice sedizioso, quando è chiaro (e chiarito dallo stesso Gravina) si tratti di un incontro politico per discutere dei problemi della Serie A (e l'elenco dei presenti citato in trasmissione è stato già corretto dagli stessi inquirenti, perché Marotta e Campoccia, per esempio, non erano presenti).

CR7 e la Roma

Interessante la testimonianza raccolta da Report su Cristiano Ronaldo, per quanto il fatto che chi parli resti anonimo (una "persona vicina a Ronaldo") ne sminuisce il valore. Secondo l'interlocutore, Ronaldo non avrebbe mai firmato la famosa carta, ovvero quella che gli avrebbe garantito di riavere le tre mensilità a cui aveva rinunciato come tutti i giocatori della Juventus nella primavera 2020. Il che, fosse vero, non comporterebbe grandi spostamenti nella vicenda giudiziaria. Inoltre non risulta che finora gli avvocati di CR7 abbiano chiesto i famosi 19,9 milioni alla Juventus. Piuttosto un'altra fonte segreta della trasmissione, probabilmente all'interno della Figc, nella sua testimonianza ci fa sapere che in origine la Procura Federale aveva aperto un fascicolo «anche sulla Roma» del quale poi «non se n'è fatto nulla». Chissà cosa c'era? E chissà perché - come si domanda a un certo punto il giornalista Fabio Pavesi - perché nessuna altra Procura della Repubblica ha indagato sui bilanci dei club delle rispettive città.

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