Juventus, diretta assemblea soci. Da Agnelli a Ferrero: la svolta e le battaglie da affrontare

Dallo Stadium l'assemblea che cambia il club: leggi le dichiarazioni dei protagonisti

TORINO - Inizia l’assemblea dei soci allo Stadium che porterà alla nomina del nuovo Cda composto da cinque membri, Gianluca Ferrero presidente e Maurizio Scanavino amministratore delegato: tante le battaglie da affrontare. Andrea Agnelli in apertura ha chiesto un minuto di silenzio in ricordo dei due recenti capitani della Juventus scomparsi, Ernesto Castano e Gianluca Vialli.

Ferrero sul palco

Prima di chiudere i lavori Andrea Agnelli ha chiamato sul palco il nuovo presidente designato, Gianluca Ferrero, accolto con un applauso dall’assemblea degli azionisti. Agnelli e Nedved gli hanno consegnato la maglietta bianconera con il numero 1. «L’unica cosa che mi sento ancora di dire - ha concluso Andrea Agnelli - a tutti i membri del Cda e che avrete in me un grandissimo tifoso».

Il voto

L’assemblea degli azionisti ha votato il nuovo Cda della Juventus: sarà composto da cinque membri che rimarranno in carica per tre esercizi, con scadenza all’assemblea di approvazione del bilancio 2024-25. Fioranna Negri, Laura Cappiello, Diego Pistone, Maurizio Scanavino e Gianluca Ferrero sono i nuovi membri del Cda che avranno un compenso annuo lordo di 40 mila euro ciascuno oltre al rimborso spese. Dopo l’assemblea il nuovo Cda nominerà Gianluca Ferrero presidente e Antonio Scanavino amministratore delegato

Gli interventi degli azionisti

Alcuni interventi degli azionisti. Prende la parola Giuseppe Crippa: «Al nuovo Cda dico: aspettatevi ogni vigliaccata. Attenzione sulla Superlega: Agnelli si è sentito un visionario, bisogna continuare a esserlo». Poi è il turno di Enrico Sclavo: «Con sentimenti contrastanti, riconoscenza per gran parte della presidenza di Andrea Agnelli, ma anche rammarico per l’ultima parte, per le ultime sessioni di mercato che ho criticato. Spero che la nuova dirigenza saprà battagliare nelle aule di giustizia. Chiedo quale sia la strategia difensiva della società, che ruolo avrà Allegri in futuro, se rimane in organico con incarico diverso, se ci sono clausole che impongono il rinnovo di Alex Sandro o il riscatto di Paredes». Lionello Savasta Fiore se la prende con il caso Dybala, «gestito malissimo». 

Il nuovo Cda

Si passa adesso alla discussione dei punti all’ordine del giorno: determinazione del numero dei componenti (5 su indicazione dell’azionista di maggioranza), determinazione della durata in carica del Cda (fino al giugno 2025), nomina dei componenti del Cda (Gianluca Ferrero presidente e Maurizio Scanavino ad), determinazione dei compensi dei componenti del Cda.

Il discorso di Agnelli

«Non posso e non voglio nascondere l'emozione che mi anima. Si chiude un capitolo della storia della Juventus». Questo l’incipit del discorso di Andrea Agnelli. Che lancia un allarme: «Assisteremo a una decrescita del calcio a favore di una Lega dominante, la Premier che attrarrà tutto il talento al suo interno, marginalizzando le altre. Mi sembra evidente che i regolatori attuali non abbiano intenzione di cambiare. L’auspicio è che la Corte di giustizia europea riconosca lo sport professionistico ad alto livello come un'industria».

Il saluto di Nedved

Il discorso di commiato del vice presidente Nedved: «Non ho parlato spesso in questa assemblea ma mi sembra doveroso ringraziare tutti voi. Questa giornata conclusiva alla Juve arriva dopo un percorso di vent’anni era un giovane calciatore, nel 2001 quando sono arrivato mi sono adattato a questa nuova realtà grazie all’aiuto dei dirigenti e al sostegno di Umberto Agnelli e di donna Allegra, che mi hanno trattato come in famiglia. Grazie a loro ho capito la città e il club. Avevo smesso di giocare da pochi anni quando gli azionisti del club mi hanno chiesto di entrare nel Cda: i primi anni di apprendimento sono stati di grande scuola, mi sono confrontato con grandi personalità e dirigenti di livello, poi sono diventato vice presidente, orgoglioso e onorato dell’incarico, ma anche di grande responsabilità. Un lavoro quotidiano svolto con passione, che non mi è mai mancata, dal primo giorno di allenamento al Comunale fino a oggi.- Grazie a lei presidente, grazie a te, per la nostra amicizia anche fuori dal lavoro, penso alle nostre partite del giovedì dove si è rafforzata la nostra unione, determinante per il nostro lavoro. So quanto ami e quanto hai lavorato per la Juve, quanto sei stato leader per tutti noi. E’ stato un onore stare al tuo fianco. Grazie di tutto».

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