TORINO - La Procura federale, la Juventus e il mistero della “nota 10940” datata 14 aprile 2021. Vale a dire: per gli inquirenti un carteggio (con la Covisoc) tutt’altro che degno di interesse in quanto «non costituiva atto d’indagine». E invece per la difesa bianconera un documento di rilevanza tale da poter portare all’inammissibilità dell’intero processo. Se solo venisse depositato, ovvio, come da reiterate richieste avanzate da buona parte dei club che strada facendo sono stati coinvolti nell’inchiesta sportiva sulle plusvalenze (Tribunale, Corte d’Appello, revocazione). Al momento è impossibile dare maggiore credito all’una o all’altra parte e persino valutare fino a che punto in ballo ci sia un semplice tecnicismo oppure una questione più sostanziale. Certo è, però, che quest’alone di mistero su un documento (protocollato, peraltro) inutilmente chiesto da più parti non fa altro che alimentare ulteriori dubbi in chi dubbi già ne nutre parecchi.
Il mistero della carta
Il mistero, oggettivamente, c’è. C’è perché la Juventus - ma in realtà era in buona compagnia del Pescara, in primis, poi del Parma, della Sampdoria... - ha più e più volte provato a prendere visione dell’ormai fantomatica “nota 10940” che la Procura Federale ha inviato alla Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche) nel lontano aprile del 2021. Ma in tutta risposta ha ottenuto dei sonori due di picche. Un secco no l’ha ricevuto dal procuratore Giuseppe Chiné a seguito dell’istanza formalizzata il 14 marzo 2022 in quanto quella nota «non fa parte della documentazione acquisita nell’ambito del procedimento disciplinare» e poi ancora il 6, l’11 e il 12 aprile 2022. In queste occasioni ci aveva provato sia con Covisoc (nada) sia con la Procura la quale ha precisato che «la nota del 14 aprile 2021 non costituisce atto d’indagine» e dunque «rimane estranea al fascicolo e all’attività istruttoria». Ma cosa ci sarà mai scritto in quella nota? Perché la Juventus teneva/tiene così tanto a visionare quel carteggio? Perché Covisoc e Procura hanno così a cuore che non sia messa a disposizione della controparte?