Pagina 2 | Juventus, tifosi compatti allo Stadium: continua la protesta

TORINO - Mentre gli Juventus Club di tutto il mondo si stanno organizzando per far sentire la proprio voce contro l’ingiustizia subita, il popolo bianconero dello Stadium ha l’opportunità di un doppio appuntamento ravvicinato per manifestare la propria vicinanza alla squadra, spingendola oltre alle difficoltà dovute sia alle vicende giudiziarie sia all’avversario, e per esprimere la rabbia, il malcontento, la delusione per una sentenza che ha condannato il club a 15 punti di penalizzazione, facendolo precipitare a metà classifica.

Domani contro il Monza e giovedì contro la Lazio in Coppa Italia i tifosi della Juventus possono tornare ad alzare la voce e sbandierera la loro fede bianconera allo Stadium, la loro casa: già domenica scorsa contro l’Atalanta erano stati esposti striscioni fuori dal cancello ed erano partite bordate di fischi quando erano stati posizionati in mezzo al campo i cartelloni della Lega Serie A, bissando lo stesso assordante dissenso alle note dell’inno della Serie A.

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La Juventus e il fattore Stadium

Per domani c’è dunque da attendersi la stessa dimostrazione di protesta pacifica: l’orgoglio del popolo della Juventus non è mai venuto meno in questa settimana, da quando venerdì scorso si è pronunciata la Corte di appello federale rincarando la penalizzazione chiesta dal procuratore federale Chiné, e la mobilitazione continuerà ad oltranza. Anche perché la situazione appare tutt’altro che rosea: in attesa delle motivazioni della sentenza della Corte d’appello federale, previste per lunedì, e del successivo ricorso della Juventus al Collegio di Garanzia del Coni, altri fronti della giustizia sportiva - dalla manovra stipendi, per la quale Chiné ha chiesto altri 40 giorni per completare l’indagine, alle plusvalenze bis - potrebbero aggravare la posizione della Juventus con ulteriori punti di penalizzazione che la condannerebbero nelle zone basse della classifica a dispetto dei punti conquistati in campo.

Il fattore Stadium non è però da sottovalutare perché può essere una perfetta cassa di risonanza per sostenere la lotta bianconera, tanto più che la Juventus ha un filotto di sei partite casalinghe su sette: dopo Monza in Coppa Italia e Atalanta, arriveranno a Torino il Monza (domani), la Lazio in Coppa Italia (giovedì), la Fiorentina (il 12 febbraio) e il Nantes, giovedì 16 in Europa League, con la sola eccezione della trasferta a Salerno martedì 7 febbraio.

Nel frattempo continua il tam tam sui social da parte del popolo bianconero per estendere e razionalizzare le adesioni e anche gli Juventus Club si stanno muovendo in maniera compatta per individuare un referente, che si faccia portavoce, e le linee guide della protesta. Sicuramente la sentenza della giustizia sportiva ha avuto il merito di unire i tifosi, superando anche le divergenze di vedute degli ultimi mesi sulla gestione Allegri: sostegno totale alla squadra e alla nuova dirigenza, apprezzata per l’appello fatto al popolo bianconero.

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La Juventus e il fattore Stadium

Per domani c’è dunque da attendersi la stessa dimostrazione di protesta pacifica: l’orgoglio del popolo della Juventus non è mai venuto meno in questa settimana, da quando venerdì scorso si è pronunciata la Corte di appello federale rincarando la penalizzazione chiesta dal procuratore federale Chiné, e la mobilitazione continuerà ad oltranza. Anche perché la situazione appare tutt’altro che rosea: in attesa delle motivazioni della sentenza della Corte d’appello federale, previste per lunedì, e del successivo ricorso della Juventus al Collegio di Garanzia del Coni, altri fronti della giustizia sportiva - dalla manovra stipendi, per la quale Chiné ha chiesto altri 40 giorni per completare l’indagine, alle plusvalenze bis - potrebbero aggravare la posizione della Juventus con ulteriori punti di penalizzazione che la condannerebbero nelle zone basse della classifica a dispetto dei punti conquistati in campo.

Il fattore Stadium non è però da sottovalutare perché può essere una perfetta cassa di risonanza per sostenere la lotta bianconera, tanto più che la Juventus ha un filotto di sei partite casalinghe su sette: dopo Monza in Coppa Italia e Atalanta, arriveranno a Torino il Monza (domani), la Lazio in Coppa Italia (giovedì), la Fiorentina (il 12 febbraio) e il Nantes, giovedì 16 in Europa League, con la sola eccezione della trasferta a Salerno martedì 7 febbraio.

Nel frattempo continua il tam tam sui social da parte del popolo bianconero per estendere e razionalizzare le adesioni e anche gli Juventus Club si stanno muovendo in maniera compatta per individuare un referente, che si faccia portavoce, e le linee guide della protesta. Sicuramente la sentenza della giustizia sportiva ha avuto il merito di unire i tifosi, superando anche le divergenze di vedute degli ultimi mesi sulla gestione Allegri: sostegno totale alla squadra e alla nuova dirigenza, apprezzata per l’appello fatto al popolo bianconero.

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