Plusvalenze Juventus, Sabatini smonta la costruzione fatta finora dalla procura

Uno dei dirigenti più noti nel mondo del calcio: “La società bianconera non ha inventato da sola il sistema”. Il Governo continua a parlare di una legge ad hoc

TORINO - Cominciamo con il dire che c’è un che di paradossale nella penalizzazione della Juventus nell’ambito dell’inchiesta plusvalenze. Anzi, nell’inchiesta stessa. Basti rilevare che al momento non c’è una legge su (e men che meno contro) le plusvalenze, pertanto risulta piuttosto difficile ipotizzare che qualcuno possa infrangere una norma che non c’è… Non per niente ieri - anche, ieri - il ministro dello sport Andrea Abodi, in un’intervista rilasciata a Italia Oggi, è tornato a sottolineare la volontà (speranza?) di farla quanto prima, una legge in merito. Auspicando peraltro che anche dagli organismi internazionali arrivi un aiutino. «Come governo, dobbiamo comprendere bene il fenomeno, quindi è necessario aspettare le motivazioni della sentenza e le ulteriori mosse della Procura. È fondamentale rispettare i ruoli e avere un atteggiamento cauto prima di prendere le decisioni, valutandone attentamente gli impatti. Stiamo facendo le opportune riflessioni tecniche per capire fino a dove possiamo arrivare per migliorare il sistema. Auspichiamo, poi, che ognuno faccia la sua parte: dalle federazioni alla Fifa, sia in termini di norme che sul versante dei controlli».

Cosa aveva detto Giorgetti

Sulla situazione era intervenuto poche ore prima il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sottolineando che «abbiamo avviato un’analisi su un fenomeno che tutti dicano avvenga, ma se è così non credo che lo Stato possa riconoscere l’esistenza di plusvalenze fittizie». Insomma, c’è una bella fetta di opinabilità, sul tema. Detto questo, pure concesso e non ammesso che delle plusvalenze siano state fatte, beh, ci si chiede come sia possibile questo ermafroditismo da calciomercato per cui una società da sola possa autonomamente scambiare (con chi???) giocatori in modo illecito. Eppure, tant’è. Nell’inchiesta avviata dalia Procura Federale s’era partiti con 11 club deferiti - la Juventus, il Napoli, la Sampdoria, la Pro Vercelli, il Genoa, il Parma, il Pisa, l’Empoli, il Chievo Verona, il Novara, il Delfino Pescara 1936 - e s’è giunti alla sanzione per una società una. La Juventus. Possibile che abbia ballato da sola, la Vecchia Signora.

Le parole di Sabatini

Chi conosce il mondo del calcio, e lo vive, ritiene piuttosto impossibile una tale ricostruzione dei fatti. Walter Sabatini, ad esempio, ha affrontato la questione da un punto di vista chiaramente privilegiato che gli deriva dalla sua pluridecennale esperienza come direttore sportivo (Salernitana, Bologna, Roma, Inter, Palermo, Lazio.. tra le altre): «È una situazione complicata, ma la Juve non ha inventato da sola il sistema delle plusvalenze, molti club si sono accodati e arriveranno provvedimenti per altre società. Personalmente, non ho mai fatto plusvalenze incrociate, ho operato sempre al netto, con cessioni libere. Nella mia attività diciamo che sono stato fortunato, alla Roma in particolare, non ho mai dovuto aggiungere sollecitazioni. I giocatori li chiedevano e li pagavano bene».

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